• Sab. Nov 16th, 2024

Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

“Quando avevo il Covid, i nonni mi chiamavano due volte al giorno…”

DiDiari Toscani

Apr 28, 2022

Anonimo istituto alberghiero G. Minuto di Carrara

La pandemia da Covid 19 ha improvvisamente e imprevedibilmente modificato la vita, le abitudini, le aspettative della popolazione mondiale. I giovani abituati a stare insieme, fare sport, avere una piena vita sociale hanno sofferto maggiormente, insieme agli anziani, questa situazione. Io sono stato colpito in modo particolare. Ho preso il virus circa quattro mesi dopo l’ultimo lockdown avvenuto a maggio. In casa a prenderlo per prima, è stata mia mamma che era molto a rischio perché lavora in ospedale. Lei lo ha passato a me, a mio padre e a mio fratello. La mia famiglia stava male, ma io ero asintomatico perciò per circa il primo mese li ho aiutati quanto più possibile, facendo da mangiare e pulendo la casa. Dato che eravamo tutti positivi, avevamo un amico di mio padre che ci andava a fare la spesa. Era ancora il periodo in cui per andarci bisognava prenotare e fare circa una mezz’oretta di fila. A me il Covid è durato all’incirca un mese e mezzo. Durante quel periodo, nonostante io non sia un tipo a cui piace tantissimo la scuola, non vedevo l’ora di tornarci per rivedere i miei amici. Ma, soprattutto, non vedevo l’ora di rivedere i miei nonni che per aiutarmi a far passare il tempo, dato che gli altri erano sempre in camera perché stavano male, mi chiamavano circa due volte al giorno. Ricordo che appena scoperto di essere positivo, mi vennero gli occhi lucidi dalla rabbia, perché sapevo che sarebbe durato tanto. Fortunatamente come finiscono tutte le cose belle, anche le cose brutte hanno una fine. Ho scoperto di essere negativo verso metà dicembre è dato che dovevo aspettare che anche i miei genitori si negativizzassero, sono rientrato a scuola verso la seconda settimana di gennaio. Il primo giorno di scuola, dopo aver contratto il virus, mi sentivo sperso nel nulla: non ero più abituato ad uscire, quasi mi vergognavo. Verso inizio estate si cominciò con la prima dose di vaccino ed introdussero il cosiddetto green pass: la certificazione verde che serve per consumare qualcosa all’interno di un bar o di un ristorante. Ad oggi serve anche per andare dal parrucchiere e per prendere i mezzi pubblici. Il green pass lo dovrebbero togliere i primi di maggio. Speriamo bene…