Anonimo istituto alberghiero G. Minuto di Carrara
Alla fine di questi due anni noto che la mia vita è cambiata in meglio, ho imparato ad apprezzare di più il poter uscire. Siccome avevo iniziato a uscire da poco, la pandemia è stato un colpo veramente pesante. Adesso, per fortuna, si sta arrivando ad una fine di questa pesante pandemia. Personalmente, l’ho vissuta molto male, principalmente nella prima quarantena, dato che non ero abituato a stare in casa tutto quel tempo e non uscivo di casa mai.
Invece, la seconda volta in zona rossa uscivo molto di più: io e alcuni miei amici andavamo a camminare fino alla cementeria abbandonata del Candia e stavamo lì tutto il pomeriggio. Per stare in contatto usavamo molto il telefono o la PlayStation. Per questo, oggettivamente, io credo che la cosa peggiore che ha portato questo virus oltre alle morti, sia stato l’aumento esagerato dell’uso di questi strumenti. Un’altra cosa brutta è stata il non avere mai un momento in cui ero da solo. In casa c’era sempre qualcun altro e, non avendo un giardino, non c’era alcun momento di privacy.
La cosa peggiore per me è stato il rapporto con i miei. In quel periodo, in casa, sentivo molto astio, c’era un clima teso e questo ha rovinato molto il rapporto che avevo con i miei, con mia mamma in particolare. Al contrario le cose sono molto migliorate con mio fratello, perché, se prima parlavamo solo per dirci: “ciao”, abbiamo iniziato ad avere un “bel” rapporto. Lui mi ha sempre considerato piccolo, perché abbiamo sei anni di differenza e per questo non abbiamo mai parlato molto. Ma, dalla quarantena in poi, il nostro rapporto sta andando sempre meglio.
Spero che tutto questo finisca per il meglio e che non succeda di nuovo una cosa del genere.