È tutto pronto per il primo corso mascherato dell’edizione numero 149 del Carnevale di Viareggio. Da sabato 19 febbraio gli hangar della Cittadella del Carnevale, il mega-laboratorio in cui le spettacolari macchine e le statue semoventi vengono realizzate, hanno aperto le porte ai visitatori concedendo un’anteprima di quello che sfilerà domenica 20 febbraio, dalle ore 15, sul grande viale a mare di Viareggio.
Tutto pronto anche per Radio Bruno, partner del Carnevale di Viareggio anche per l’edizione 2022, che quest’anno avrà, accanto alla postazione di piazza Mazzini, attiva con animazione e musica sin dalla mattinata, anche una postazione sul lungomare, davanti all’Hotel Royal, dalla quale gli speaker commenteranno la sfilata dei carri.
L’attualità, col pesante carico lasciato dalla pandemia e la speranza, sempre costante, di poter esorcizzare tutto con un sorriso: il Carnevale di Viareggio mantiene, nelle tematiche affrontate dai carri, il suo ruolo di termometro della realtà nazionale e internazionale ed è pronto a far sfilare le paure, le incertezze e le disillusioni derivate dal passaggio del Covid accanto alle denunce ambientali, agli sconsiderati ardori bellici, al traballante treno Italia, col macchinista Draghi in testa, che cerca di ripartire. Joe Biden cow-boy, Christine Lagarde sul Trono di Spade, Achille Lauro con in testa la mitra, Bebe Vio con arti d’argento, ma anche citazioni letterarie e sociali di alto livello che vanno dal Don Chisciotte di Cervantes, a Dante, a Beckett, a Esopo, fino a Battiato, a Vasco Rossi, a Martin Luther King: c’è tanto sui carri di Viareggio, da guardare, da pensare, da riflettere, da sorridere. L’alto e il basso, il sacro e il profano, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, tutto in equilibrio sui carri e sopra la follia.
© Foto di Cristina Maioglio