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Diari Toscani

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Concorso “La più bella letterina di Natale”: ecco i lavori dei bambini (III, IV Mazzini)

DiVinicia Tesconi

Gen 4, 2022

Pensieri spontanei che tradiscono le preoccupazioni dei più piccoli e che vanno nella stessa direzione: la speranza di un mondo che si fondi davvero sulla pace, sull’amicizia e sulla solidarietà. Sono i concetti che emergono dai testi delle letterine dei bambini delle classi terza e quarta della primaria Mazzini di Bedizzano, frazione di Carrara, che hanno partecipato al concorso La più bella letterine di natale 2021, vincendo premi singoli e di classe.
Ecco di seguito i testi delle letterine vincitrici e i disegni.

“Caro Babbo Natale, quest’anno vorrei che il mio compagno uscisse dalla bolla e comunicasse con noi e con tutte le persone, così potremo giocare con lui e non starebbe da solo. Mi piacerebbe anche che si divertisse con noi e con quelli che conosce. Ciao Babbo Natale ti ringrazio”. Adam Sabir classe III (vincitore lettera singola).

“Caro Babbo Natale, per favore puoi fare imparare al nostro compagno molte parole?Poi vorrei che non scoppiassero più le guerre nel mondo e che i palazzi non cadessero più come è successo in Sicilia e vorrei anche che non morissero più le nonne. Sono importanti per noi bambini: ci leggono le favole, ci portano al parco giochi, ci raccontano storie, ci coccolano e hanno tanta pazienza”. Fabrizio Bombarda classe III (vincitore lettera singola).

“Caro Babbo Natale, quest’anno vorrei che sparisse per sempre il coronavirus così potremo abbracciarci ancora e a scuola potremo toglierci la mascherina e rivedere i sorrisi dei nostri compagni e delle nostre maestre”. Jacopo Salim classe III

“Caro Babbo Natale, quest’anno vorrei molti amici e vorrei che mi volessero bene. Alcuni miei amici non me ne voglion. Vorrei che le persone cambiassero pensiero e non facessero più la guerra. Fanno morire le persone che non c’entrano, le persone innocenti come le mamme e i bambini, ti voglio bene Babbo Natale”. Malak El Akiki (vincitrice lettera singola)

“Caro Babbo Natale, quest’anno vorrei che tu rendessi felici le persone di tutto il mondo e facessi passare loro un buon Natale. Anche a tutti quelli che hanno fame e sete e non hanno una casa. Vorrei anche che alle persone cattive cambiassi la testa e facessero pace e niente più guerre, che gli assassini cambiassero la testa dal male al bene e gli egoisti diventassero altruisti. Pensa, Babbo Natale, come sarebbe bello il mondo così?”. Marta Serra classe III

“Una lettera a Babbo Natale. Quest’anno vorrei che i bambini poveri avessero abbastanza da mangiare e avessero tanta forza per vivere. Con la mia famiglia abbiamo adottato una bambina che vive lontano lontano e io vorrei che le arrivasse un regalo: non portarlo a me, ma a lei”. Sveva Biggi classe III

“Caro Babbo Natale, quest’anno vorrei che le persone non pensassero più di essere le migliori e smettessero di essere narcisiste. Perché così non si trova mai la pace in tutto il mondo. Nessuno è la perfezione. Alcune persone dovrebbero cambiare la testa perché pensano solo a combattere e a vincere le guerre, mentre sarebbe meglio che pensassero a combattere e vincere contro la fame, l’ingiustizia e la povertà”. Adele Ruggiero classe III

“Caro Babbo Natale, siamo i bambini della classe quarta di Bedizzano. Quest’anno desideriamo scriverti una lettera molto particolare. Non ti chiederemo né giocattoli, né vestiti ma… noi vorremmo che ogni bambino del mondo avesse un nome. Porta un bellissimo nome a tutti e un babbo e una mamma che lo pronuncino con amore”. (Cristina, Filippo B., Maria L.)

“Noi non desideriamo molto, chiediamo soltanto che i bambini dei paesi poveri o in guerra, non perdano la voglia di sognare, anche se sarà difficile per te, ma secondo noi ce la puoi fare. E se li vuoi fare felici, devi portare loro una scuola bella e colorata come la nostra. Se ce la farai ti ringrazieremo ancora di più”. (Amanda, Sofia)

“Io spero che tu possa portare il gioco ai bambini che sono costretti a lavorare fin da piccoli, così potranno divertirsi un po’. I bambini hanno il diritto di giocare”. (Sara)

“Io spero che tu possa dare ai bambini di tutto il mondo la possibilità di spostarsi così che possano visitare paesi e città diversi e possano scappare se vivono in paesi in guerra”. (Maria C.)

“Porta anche una casa e del cibo ai bambini che non ce l’hanno e nascono nei paesi dell’Africa e dell’Asia, ma sappiamo che anche tanti bambini italiani soffrono per lo stesso motivo. Pensaci tu”. (Aurora e Gianmaria)

“Dai una famiglia a tutti i bambini che sono soli Noi vorremmo che tutti avessero una famiglia che possa dare tantissima felicità come le nostre famiglie la danno a noi”. (Elia e Morgan)

“Poi porta un dono speciale ai bambini che non sono amati. Essere amati è un diritto dei bambini di tutto il mondo” (Viola, Nisim)

“Noi vorremmo che tu portassi la pace a tutti i bambini che ne hanno bisogno, a quelli che vivono in guerra come i bambini dell’Afghanistan e che non hanno conosciuto la pace e il senso di libertà che ti dà”. (Nicolò e Filippo)

“Caro Babbo Natale, vorremmo che tu portassi il diritto alle cure a tutti i bambini che vivono in povertà: porta ospedali, medici, infermieri e medicine e vaccini a tutti così che nessuno si ammali più”. (Michele e Giovanni).