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Diari Toscani

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Carrara: la cultura celebra Dante, presentato il programma delle iniziative

DiVinicia Tesconi

Apr 22, 2021

Se ne parlerà nelle biblioteche comunali, nel simposio di scultura che si terrà ad Avenza, nei Salotti d’Autore delle serate estive e persino dentro al cimitero di Marcognano. Quale sito migliore, del resto, per intraprendere un suggestivo viaggio nell’Inferno dantesco? È ricco il programma delle iniziative del settore cultura del comune di Carrara per i 700 anni dalla morte di Dante, presentato stamani in commissione cultura alla presenza del presidente Cesare Bassani.

Gli eventi saranno scaglionati per tutto il resto del 2021 e su questo si è espressa l’assessore alla cultura Federica Forti: “Queste iniziative sono il tassello di un mosaico che vede più comuni uniti nel progetto di celebrazione dantesca. Per il nostro comune la cabina di regia è la biblioteca di Carrara, grazie all’energia di Monica Armanetti che ha ideato una buona parte di queste proposte. La nostra proposta è molto ricca ed è rivolta dai bambini agli adulti passando per gli studenti delle superiori e annovera progetti didattici, premi letterari, presentazioni di libri, conferenze prestigiose: una tra tutte “La bellezza che io vidi” con Giuliana Nuvoli in programma il 25 agosto. Il tutto sotto l’egida della regione, che attraverso Toscana Promozione ha aperto una pagina web apposita e nell’ambito del protocollo tra i comuni della provincia di Massa-Carrara e le città liguri limitrofe, che ha come capofila il comune di Fivizzano”.

Una parte degli eventi dedicati a Dante è partita già dal 25 marzo: gli appuntamenti del giovedì con diretta Facebook dalla biblioteca civica di Carrara nei quali si danno consigli di letture di opere e saggi sul Sommo Poeta, sia per adulti, sia per ragazzi, disponibili in formato cartaceo presso le sedi delle biblioteche comunali e in formato digitale sul  portale MLOL (MediaLibraryOnLine). E’ previsto per giugno un concorso di poesia dialettale intitolato “Dante e la Bea” nel quale i partecipanti saranno chiamati a presentare liriche in vernacolo su Beatrice D’Este, principessa di Carrara tra la fine del settecento e l’inizio dell’ottocento, la cui statua che sovrasta la fontana di piazza Alberica è diventata uno dei simboli più identificativi della città, che dovrà essere messa in relazione con la musa ispiratrice di Dante. Nel corso dell’estate si terrà un ciclo di lezioni-conferenze dedicate alla poliedrica figura di Dante Alighieri, con un appuntamento incentrato sul confronto tra le testimonianze dantesche e la realtà attuale dell’Alta Versilia e della Lunigiana e il soggiorno di Dante a Sarzana e a Castelnuovo Magra nel 1306. I Salotti d’Autori di Cesare Bassani dedicheranno una sezione alla presentazione di libri che ripercorrono la vicenda umana e poetica del sommo poeta e a fine settembre  il Museo del Marmo ospiterà “Letture tra il marmo”: quattro incontri di lettura a cura di autori locali che riproporranno le leggende delle Apuane che Dante ebbe modo di e tra i cui anfratti pose la dimora dell’indovino Aronte.  Le celebrazioni dantesche non potevano non coinvolgere gli studenti delle scuole locali: sempre a settembre la biblioteca civica organizzerà delle letture online con gli alunni delle scuole primarie sul tema del viaggio nelle sue diverse declinazioni, in collaborazione con i volontari lettori della biblioteca. Per gli alunni delle medie è previsto un laboratorio sul XX canto dell’Inferno – quello in cui Dante incontra maghi e indovini puniti per aver fatto incantesimi per ingannare il prossimo – nel quale i ragazzi potranno realizzare una mappa che metta in relazione il canto dantesco con   i personaggi protagonisti di altri media narrativi quali videogiochi, serie TV, comics e  blog.  Sempre agli studenti sarà dedicata l’iniziativa , voluta dal sindaco De Pasquale, dell’Inferno letto dentro al cimitero di Marcognano. L’incontro si svilupperà in due giornate nelle quali verranno letti 33 brani tra quelli realizzati dagli studenti seguendo un percorso all’interno del cimitero che vuole richiamare proprio il viaggio di Dante nell’oltretomba.