C’è il tempo dentro alla Banca del dono aperta dal quotidiano Il Tirreno nell’ambito di un progetto di solidarietà legato alle festività natalizie: tempo per ascoltare, aiutare, sollevare da incombenze e difficoltà chi si trova in un momento di bisogno. Tempo che ognuno, in base alle proprie competenze, può mettere a disposizione degli altri in ogni forma, perché la fantasia del dono non ha limiti. E quindi ci saranno beni di utilità, ma anche servizi, consulenze, persino ripetizioni scolastiche.
Da giovedì 9 dicembre, per due settimane, sarà possibile depositare il proprio tempo e la propria disponibilità; a gestire “i depositi” sarà la Caritas di Massa Carrara che provvederà a distribuirli anche con l’aiuto di associazioni del territorio.
Il progetto della Banca del dono, che ha come sede la redazione de Il Tirreno di Massa Carrara in via Petrarca 2 a Massa, è nato dall’esigenza, maturata dalla redazione stessa di dare un aiuto concreto alle realtà sociali in gravi difficoltà e in continuo aumento a causa delle conseguenze della pandemia: un modo per mettere in contatto le persone che possono dare una mano con quelle che ne hanno più bisogno, dando visibilità al problema dell’emergenza e, anche, a chi più o meno pubblicamente, si adopera per superarlo.
Alla presentazione del progetto, giovedì 9 dicembre, nella redazione de Il Tirreno di Massa, alla presenza dei giornalisti, c’erano il direttore della Caritas diocesana di Massa Carrara, Almo Puntoni, e il presidente della provincia di Massa Carrara e sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti.
“È un disagio che condividiamo tutti – ha detto Almo Puntoni – a partire dal fatto che siamo qui e indossiamo una mascherina e dobbiamo stare a distanza. Questo ha creato distanza tra le persone, cosa che invece un volontario deve cercare di ridurre perché volontariato significa proprio questo: ridurre la distanza, avvicinarsi a qualcuno. Da questo punto di vista la proposta che fa il Tirreno non è tanto quella di dedicare 15 giorni a raccogliere qualche cosa ma, dopo la fase più critica del Covid, dare la possibilità di ridurre le distanze, fare sì che le persone si riavvicinino. Offrire generosità significa questo. Significa intanto la generosità di vaccinarsi e poi riappropriarci del tempo di cui siamo tutti depauperati”. Puntoni ha anche ricordato che la Caritas ha ripreso a garantire l’accoglienza per l’asilo notturno, dopo lo stop obbligato a causa della pandemia.
Il sindaco Gianni Lorenzetti ha voluto ricordare la facilità con cui, spesso, si sottovaluta l’impatto sociale che ha avuto la pandemia: “Vorrei che si riflettesse di più sul fatto che oggi anche chi ha un lavoro domani potrebbe non averlo più, e cosa questo significa per una famiglia. La nostra provincia ha, fortunatamente, sempre risposto agli appelli di generosità: si tratta di dare continuità a questa generosità e mi auguro che questa iniziativa possa essere strutturata”.
Alla Banca del dono sono già arrivate offerte per cure odontoiatriche, ripetizioni scolastiche e per la realizzazione di torte di compleanno. Storie che partono e arrivano al cuore che saranno raccontate da Il Tirreno affinché diventino esempi virtuosi.
Per prendere parte all’iniziativa è sufficiente scrivere un’e-mail a massa@iltirreno.it indicando nell’oggetto la dicitura “Banca del dono” e specificando nel testo la natura della donazione, un recapito telefonico, ed eventualmente i tempi di consegna nel caso in cui si tratti di beni materiali.