Sabato 11 dicembre alle ore 15.30 alla casa museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi verrà inaugurata la mostra “Pop up” organizzata da Alkedo aps.
In esposizione, per due giorni (dalle ore 16 alle ore 18), insieme a una selezione di foto frutto di un workshop docu-fotografico svolto con il supporto del collettivo Leaf Creations, le opere di alcuni artisti che sono attivi sul territorio versiliese e che trattano di tematiche filoambientali: Florian D’Angelo, Marco Guazzini, Paolo Nicolai, Tatiana Villani e Cosimo Vella. L’esposizione degli scatti sarà una fotografia sullo stato dell’ambiente in una porzione del territorio di Forte dei Marmi, dove l’uomo convive con la natura da quando ha strappato queste terre alla zona paludosa del Lago di Porta.
“Il progetto intende focalizzare l’attenzione su una dialettica e su due dinamiche – spiega il curatore Lorenzo Belli –, il comportamento attivo e le forme di arte, sviluppando tre distinte linee di azione: un talk on line interdisciplinare sull’arte e l’approccio consapevole verso la natura, un workshop fotografico in presenza e una mostra collettiva degli artisti coinvolti”.
Aspetto fondamentale è il coinvolgimento di artisti che operano ormai da anni un ripensamento in chiave artistica e educativa dell’approccio con l’elemento ambiente.
La denuncia sociale è l’ispirazione e la chiave di lettura delle opere fotografiche di Florian D’Angelo. La società dei consumi è vista come produttrice di storture che vengono fissate in un’immagine nitida e focalizzata sul problema. La fotografia presente in mostra sua parla dell’inquinamento dei nostri mari e come questa sia solo la punta dell’iceberg del problema ambientale nel paradigma distorto della società dei consumi.
Marco Guazzini è un designer che parte dal riuso in un’ottica di scarsità delle materie prime, ancorato alla tradizione dei distretti della Toscana. Opera tra Prato e Pietrasanta fondendo lana e polvere di marmo. L’opera presente in mostra nasce da una ricerca basata sulla riflessione sull’uso consapevole delle materie prime per una riconversione dell’intera catena produttiva.
Paolo Nicolai parte dal riuso della materia di scarto o trovata in natura dando una connotazione classica alle sue opere in chiave pop. Le sue opere sembrano la proiezione di un futuro distopico dove le sole materie prime sono gli scarti della lavorazione di un’epoca passata.
L’opera di assemblege scultoreo esposta è una denuncia alla società che sembra avere un parassita al suo interno chiamato uomo.
Cosimo Vella pone l’uomo e la tradizione folk popolare al centro della sua ricerca, usando il linguaggio pittorico come poesia visiva. Con la sua opera Vella porta l’ambiente all’interno del museo attraverso un linguaggio che è una sintesi tra uomo e natura che diventa ecosistema sociale.
Tatiana Villani porta avanti una ricerca sulla relazione dell’uomo con se stesso e con l’ambiente, lavora tra linguaggi visivi e varie arie di intervento artistiche, sociali e pedagogiche. La sua opera della serie Germina nasce da una ricerca sui semi ma si evolve inglobando le ossessioni costanti che l’artista vive al momento dettate dalla società e dall’ambiente esterno.
Il fine del progetto è quello dare importanza al mezzo artistico e fotografico come veicolo di consapevolezza ecologica e accrescimento culturale.
Per informazioni:
info@alkedo.org oppure + 39 348 302 0538
Tutti i visitatori che accedono in museo devono avere il Green pass, chi non dispone del Green pass dovrà avere una documentazione equivalente, o il risultato di un tampone di controllo Covid.