È stata inaugurata ufficialmente venerdì 12 novembre l’installazione scultorea Bastet di Umit Turgay Durgun collocata davanti al teatro Animosi, in piazza Cesare Battisti nello spazio del Caffè Animosi a Carrara. L’installazione fa parte del progetto di Arte urbana di relazione curato da Filippo Rolla. L’opera dell’artista turco, dal titolo Bastet, rappresenta una gatta e ha uno spazio cavo che permette di accedere al suo interno. L’opera richiama la sacralità egizia dell’animale e il visitatore all’interazione con la statua stessa.
L’artista ha spiegato: “Bastet è una specie di sarcofago, in attesa del suo corpo animato. È una scultura interattiva: deve interagire con le persone perché è stata concepita per questo motivo, può anche esser semplicemente guardata, ma raggiunge il suo scopo, la sua finalità quando si entra, fisicamente, dentro di lei. E quando siamo dentro, è come se perdessimo le nostre coordinate spazio-temporali per rinascere insieme a lei in un altro scenario. È proprio in quel momento, quando siamo all’interno di Bastet, quel gatto che si trasforma in sarcofago, che la scultura è completa, perché tu, anima e corpo sei entrato nel tuo sarcofago per riprenderti e vivere ciò che ti appartiene. Un’occasione che permette una nuova vita, un continuum, visibile nel tempo e nello spazio, un ritorno alla vita che può esser colta con l’occhio interiore ed ascoltata col cuore. Infatti, sta a noi riconoscerla e viverla come verità, come momento presente che ci orienta verso un futuro per un rinnovamento intimo che prende forma ed vitalità”.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il sindaco De Pasquale e l’assessore alla cultura Federica Forti oltre all’autore che è stato introdotto da Filippo Rolla e intervistato da Marzia Dati.
L’opera, che è già stata esposta al museo di arte contemporanea Elgiz Museum di Istanbul, resterà a Carrara fino all’inizio di dicembre quando verrà portata a Orlando, in Florida dove sarà esposta nel prestigioso Orange county administration center.
L’installazione carrarese ha il patrocinio del comune di Carrara, dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, della Fondazione Arkad e lo Studio Artco di Seravezza, e ha avuto il contributo del Museo di Arte contemporanea Elgiz Museum (Istanbul – Turchia), dell’Orange county administration center (Orlando – Florida) e dell’Associazione Animosi per la cultura e Dickens Fellowship – filiale di Carrara.
© Foto di Cristina Maioglio