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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

La cascata dell’Acquapendente nel paese dei folletti

DiVinicia Tesconi

Ott 8, 2021

Alla vista, creano l’illusione di un movimento sospeso: un acqua sempre sul procinto di pendere e cadere e forse è proprio da questo che deriva il nome della cascata dell’Acquapendente, nel gruppo del Monte Corchia, nelle Apuane nel comune di Stazzema. Sulle pendici del monte Forato, l’acqua di un fiume sotterraneo, il Vidal, si mescola con quella del canale Deglio, che incanala le acque dello scioglimento delle nevi dalle cime delle Apuane, e, insieme si aprono in un largo ventaglio di rigagnoli che scendono lungo le rocce carsiche e, nei secoli, le hanno modellate fino a farle sembrare un piccolo anfiteatro in cui lo spettacolo è sempre l’acqua.

Dopo forti piogge o ad inizio primavera con lo scioglimento delle nevi, la cascata dell’Acquapendente si mostra nel massimo della propria potenza e in tutta la loro maestosità: una tela allargata di ruscelli che si separano per saltare il dislivello e poi si ricongiungono sotto nel bacino del fiume. Uno spettacolo naturale che domina tutto il percorso che dal paese di Pruno porta, appunto, all’Acquapendente e che è costellato da antiche case in pietra col tetto in ardesia e sentieri acciottolati, immersi nel bosco. Un paesaggio tra l’incanto e la magia, non a caso è stato rinominato la via dei folletti, che offre, oltre alla suggestiva vista della cascata, anche quella imponente delle Apuane in lontananza.

Per arrivare alla cascata è necessario passare anche su un ponte antico risalente all’epoca medicea. Il percorso, che ha una durata media di 45 minuti, inizia dal parcheggio di Pruno, un piccolo borgo dell’Alta Versilia nel comune di Stazzema, e punta nella direzione della corona incantevole formata dalla Pania, dal monte Forato, dal Procinto e dal Nona. L’indicazione da seguire è quella che porta al ristorante “Il poveromo”, subito si incontrano le “casette dei folletti” e di seguito un’area picnic da cui si prosegue nel bosco fino a giungere davanti alla cascata.

© Foto e percorso di Cristina Maioglio