Parlare dei rapporti tra l’Italia e la Francia nella fase che precede l’Unità nazionale, non è privo di elementi contraddittori. Quell’inciso “in chiaro-scuro” lo dice chiaramente. La Francia fu, dal medio evo, la grande protettrice del papato. Il papato fu, da sempre, il grande nemico dell’Italia Unita. È dunque naturale che il processo di unificazione nazionale del nostro Paese abbia incontrato nella Francia un ostacolo, anche se nella prima fase napoleonica – quella che precedette – il Primo Impero, essa non manco di alimentare speranze, poi andate amaramente deluse. L’Ottocento è stato un secolo complesso. È il secolo dell’assassinio di Pellegrino Rossi, del tradimento di Pio IX, del fallimento del progetto neoguelfo di Gioberti e della Repubblica Romana del ’49, la repubblica di Mazzini che tuttavia partorì, prima di soccombere alle armi d’oltralpe, una Costituzione Repubblicana che è la degna antenata di quella che ci ha lasciato la Resistenza cent’anni dopo. In questo gioco della politica e delle armi, Napoleone III, già presidente della Repubblica e poi Imperatore dei Francesi dal 1852, ebbe un ruolo fondamentale. Il conte di Cavour cercò di aprire con lui un difficile dialogo per trovare uno spiraglio nel quale cercare le ragioni per un’Unita Italiana che non era certo quella sognata dai martiri del Risorgimento. Al suo gioco servirono l’intelligenza di una donna, la spezzina Virginia Oldoini, contessa di Castiglione e la Società Nazionale. Ma all’Unità d’Italia di più servirono Mazzini, Garibaldi e i molti morti sui campi di battaglia delle Guerre d’Indipendenza. Servirono gli accordi segreti di Plombiers, stretti tra Napoleone II e Cavour, ma ci fu anche bisogno, purtroppo, del ferimento di Garibaldi ad Aspromonte ad opera dei Piemontesi. Ci volle, soprattutto, la sconfitta dei Francesi contro i Prussiani a Sedan per riconquistare Roma all’Italia.
La conferenza dell’ingegner Guadagni – referente per l’Italia del Souvenir Napoléonien ed esperto indiscusso della storia napoleonica – chiude, in qualche modo, il ciclo di incontri sui napoleonidi (una dinastia che ebbe strette relazioni con la Lunigiana, terra d’origine dei loro avi) che APUAMATER aveva iniziato con la conferenza su Napoleone I Re d’Italia. La conferenza, che sarà introdotta dal Presidente dell’Associazione Apuamater, arch. Claudio Palandrani, si terrà giovedì 24 Ottobre alle ore 17,30 nella Sala del Centro Polartis – San Martino, a Carrara. Si ringrazia il signor Giuseppe Giannotti per la cortese disponibilità della Sala. L’ingresso è libero.