seconda parte
Nell’articolo precedente abbiamo spiegato in che modo Venere agisca nello specifico all’interno delle dinamiche amorose individuali. In questo articolo, invece, cominciamo a vedere concretamente che cosa cerca, che cosa desidera, da che cosa si sente attratta, una persona con un determinato tipo di Venere: per esempio in Ariete, in Vergine o in Capricorno. Venere in Ariete apprezza particolarmente l’audacia, la franchezza, la spontaneità. Le cose da cui è attratta, che al tempo stesso tende a manifestare in amore, sono soprattutto coraggio e un certo impeto istintivo delle sensazioni e dei desideri. Tende a prendere l’iniziativa, ad avere un ruolo attivo nella conquista. E a volte tende anche a cercare e ad apprezzare questo tipo di attenzioni. È di solito impaziente, e ha difficoltà a contenere e trattenere, o anche solo a ritardare, il piacere. È una Venere piuttosto esplosiva, a tratti quasi aggressiva, che sente e agisce di pancia, d’istinto, e che tende a spegnersi quando deve per qualche motivo trattenersi, rimandare, o quando le cose vanno troppo per le lunghe. In altri termini si butta, a costo di essere spesso avventata. E apprezza chi sa fare altrettanto. Piuttosto incline ai colpi di fulmine, gode di emozioni forti e intense, che spesso bruciano in una fiammata enorme ma raramente durano nel tempo. A meno che non trovino un terreno di coppia o di conquista che metta in gioco una certa dose di competizione e di lotta, una certa dose di rischio e di sfida. In questo modo riesce a tenere il fuoco acceso anche nel tempo. Non è una Venere particolarmente sottile, raffinata, manierata. La dote o la qualità che più di tutto mette in campo di solito è la generosità.
La Venere in Ariete si dà, non si risparmia, a tratti arrivando perfino a manifestazioni quasi cavalleresche o eroiche del proprio amore, sentendosi una specie di impavido leggendario guerriero che donerebbe la vita per salvare il suo principe o la sua principessa. E, spesso, è proprio questo che vorrebbe sentire dalla sua controparte.
Venere in Leone si esprime con particolare entusiasmo, calore, vitalità. Solarità anche: è attratta da tutto ciò che gli permette di esprimere gioia, creatività, passione. Ha un enorme bisogno di esprimersi e di sentirsi vista, riconosciuta, apprezzata. Quindi è attratta da tutto ciò che la fa sentire bella, attraente, appassionante. Questo significa che la persona che vorrebbe accanto dovrebbe essere in grado di farla brillare. O ancora meglio, dovrebbe essere in grado di mettere in risalto la sua brillantezza: quella che, di suo, lei possiede già. Ha bisogno di sentire che l’altra persona in qualche modo valorizza le sue qualità. Si tratta anche per questo certamente di una delle veneri più sensibili alle lusinghe. Di solito desidera stare accanto a chi può darle lustro e prestigio, oppure chi la mette sempre in primo piano, ovvero chi, stando in ombra, ne fa risaltare la luminosità. È piuttosto appariscente, a tratti eccentrica: difficile non notarla anche in mezzo ad una folla. Le piace fare le cose in grande, ed è capace di gesti particolarmente eclatanti. Ama sia mettersi in mostra che mettere in mostra il proprio partner, se si tratta ovviamente di una persona che pubblicamente o simbolicamente è per lei motivo di lustro. In qualche modo la Venere in Leone vorrebbe mostrare il suo primato, come re o regina, anche nel campo affettivo. È un po’ come se, più o meno implicitamente, dicesse: “Come amo io, nessun altro potrà mai fare!”. Tendenzialmente ha un carattere dominante e difficilmente si fa mettere i piedi in testa. Prova piacere quando riesce ad esprimere la propria leadership, anche in campo amoroso. La dote e la qualità che più di tutto mette in campo di solito è l’entusiasmo: quando si sente amata, infatti, emana incoraggiamento, positività, allegria, spontaneità. Cerca sempre di coinvolgere il partner e di risollevargli il morale. Tende a chiudersi o in alcuni casi a diventare particolarmente capricciosa e infantile, invece, se non si sente adeguatamente riconosciuta, ammirata e valorizzata. Vuole sentirsi unica e, d’altro canto, è una delle veneri più capaci di far sentire unico, voluto ed amato il proprio partner, ovviamente quando non sente messo in discussione il proprio valore e il proprio ruolo egemone.
Venere in Sagittario ha bisogno di vivere relazioni che siano in grado di ampliare i suoi orizzonti. Apprezza particolarmente le persone avventurose, che la stimolino a conoscere, a viaggiare, ad esplorare nuovi spazi o nuovi pensieri. È capace di portare un senso di ottimismo e di fiducia nella coppia e nella persona che ama, ma anche di lottare per ciò in cui crede, per dei valori. Apprezza notevolmente chi si allea alla sua causa e chi condivide i suoi stessi ideali. Di solito si tratta di una Venere che ha bisogno dei propri spazi e non ama sentirsi rinchiusa in una situazione o in un luogo troppo stretto e statico. È una Venere che ha bisogno di mantenere un certo dinamismo, e una certa indipendenza dal partner. Apprezza molto il senso dell’umorismo e, spesso, è di ottima compagnia. A volte assomiglia molto più ad una amica o ad un amico appassionato che ad un vero e proprio partner in senso classico. Ha bisogno di una relazione vitale e, del resto, difficilmente ci si annoia in una relazione con questo tipo di Venere. Il problema è che spesso fatica a gestire e armonizzare le due nature di cui è composta: una parte per così dire “bassa”, che è la parte “equina”, la parte amazzone selvaggia, istintiva e incontenibile; e una parte per così dire “superiore”, ovvero la parte “umana”, e forse anche per certi versi “divina”: una parte intellettuale, una parte che, soprattutto, ha bisogno di credere in qualcosa. Scontentare anche solo una di queste due parti, alla lunga la spegne. Il problema, come dicevo, è trovare il modo di metterle in gioco entrambe, possibilmente senza sembrare schizofrenica: ovvero senza saltare da una parte all’altra in modo improvviso come se fossero, appunto, due parti assolutamente distinte della personalità. Si tratta in altri termini di trovare il modo giusto di mescolare queste due parti per farle diventare più possibile una cosa sola. La dote e la qualità che più di tutto mette in campo di solito è un senso di fiducia incrollabile nei confronti della vita, del prossimo e della capacità di far fronte a qualsiasi situazione o avversità. Con lui o lei a fianco tutto sembra possibile e niente sembra poter essere davvero un problema. Perché ad ogni problema c’è sempre almeno una soluzione. E spesso anche più di una. Detesta sentirsi oppressa, troppo pressata, alle strette, controllata. Si spegne anche di fronte a troppa staticità, monotonia, mancanza di stimoli, di uno scopo e di allegria.
Queste prime tre sono tutte veneri di Fuoco. E forse avrete potuto notare delle somiglianze tra loro. Alcuni elementi tornano: per esempio, sono veneri che portano un certo carico di vitalità, di energia, di forza, di calore, nella coppia. Sono veneri appassionate e stimolanti, che hanno in comune la spinta, l’incoraggiamento, la generosità e un certo dinamismo.
Vediamo ora un altro gruppo di tre veneri molto differenti da quelle appena descritte.
Venere in Toro ha bisogno di percepire un senso di stabilità e di solidità da parte del partner, ed è in genere anche ciò che riesce spontaneamente a dare. Per questo predilige soprattutto persone e rapporti che garantiscano una certa continuità nel tempo. C’è qui una componente di fisicità molto importante: questa Venere ama toccare ed essere toccata, ama le carezze, i massaggi, le coccole e tutto ciò che ha a che fare con la vicinanza fisica del partner. Molto sensuale, ama godere dei piaceri sensoriali, che si tratti appunto di massaggi, del sesso o del buon cibo a tavola. Spesso conquista il partner cucinando e prendendosi cura dell’altro, offrendogli un accudimento fatto di piccoli ma costanti gesti quotidiani. Cosa che, ovviamente, apprezza molto anche ricevere. È una delle veneri più materne che esistano, con tutte le implicazioni del caso, in positivo e in negativo. Chiaro che, se si tratta di un individuo maschile, la tendenza a cercare partner femminili che in qualche modo ricoprano un ruolo materno o, quantomeno, che abbiano atteggiamenti materni nei suoi confronti, è molto più spiccata. Nel caso femminile, invece, si tratta evidentemente più di un ruolo che tende essa stessa a ricoprire con il partner. Molto importante per questa Venere, indipendentemente dal genere, il contatto con la natura. Non ama per niente le persone e le situazioni complicate. La dote principale che questa Venere mette in campo è proprio la semplicità, la genuinità, la sicurezza di sapere che su di lei si può sempre contare. Ha una affettività molto naturale: talmente semplice e naturale che per qualcuno potrebbe risultare banale, monotona, poco accattivante. Del resto è anche ciò che questa Venere cerca nel partner e nella relazione: la pace, la quiete, la tranquillità, la serenità. Non ama il rischio e le cose rischiose, le avventure e i cambiamenti. Cautela e prudenza la contraddistinguono: è una Venere di solito lenta ad innamorarsi e a lasciarsi andare: ha bisogno dei suoi tempi, ma una volta conquistata è una garanzia di fedeltà e di tenuta nel tempo. È molto avvolgente nel suo modo di amare, a tratti quasi fagocitante. Ha in sé un bisogno forte di territorializzare, di stabilizzarsi, il che la rende particolarmente propensa ad essere possessiva e gelosa, perché anche il partner è vissuto in qualche modo come parte del proprio territorio, e a volte perfino come una sorta di proprietà da difendere.
continua…