Dopo tre anni di assenza torna in cartellone al Maggio Musicale Fiorentino il dramma della sensibile Cio-Cio-San che cede all’amore per lo yankee Pinkerton, cinico avventuriero appartenente a una cultura diametralmente opposta alla sua. In Madama Butterfly, tragedia giapponese in tre atti di Giacomo Puccini, vibra la differenza tra occidente e oriente eppure, musicalmente, le due dimensioni vengono a unirsi. “Le ultime battute dopo il drammatico finale”, ha rivelato Daniele Gatti, maestro concertatore e direttore, “sono eseguite a piena orchestra secondo l’omofonia: una linea musicale che ricorda molto il carattere orientale. L’ultimo accordo, invece, è “occidentale”: sembra quasi che vi sia un’esplosione, il fragore di un’invasione feroce nel mondo asiatico”. Interessante anche il punto di vista del regista, Lorenzo Mariani, che tiene a sottolineare come questo nuovo allestimento non sia così tanto incentrato sul contrasto occidente-oriente, quanto piuttosto sulla leggerezza del gesto di Puccini che in una sola frase spiega il nucleo dell’opera, cioè la fragilità della protagonista, interpretata dal soprano Carolina López Moreno. Alla fine ciò che distrugge questa creatura è la nobile caratteristica della sensibilità, che risiede in tutte le persone ma che se viene calpestata, può rivelarsi fatale. La celebre aria “Un bel dì, vedremo” è un canto di cieca speranza autoalimentata dal vorace bisogno di amore.
Un bel dì, vedremo
levarsi un fil di fumo
sull’estremo confin del mare.
E poi la nave appare
Poi la nave bianca.
Entra nel porto, romba il suo saluto.
Vedi? È venuto!
Dinamiche sempiterne ma particolarmente attuali in questo nostro mondo moderno di relazioni mordi e fuggi, di ghosting e di narcisi. Il racconto che ne scaturisce è inserito in una atmosfera evanescente che rappresenta la natura delicata di Cio-Cio-San, spirito etereo che pare quasi scendere dal cielo in contrapposizione con Pinkerton, uomo impermeabile alle emozioni e sordo di fronte ai bisogni e alla dedizione della donna. “Insieme agli autori delle scene e dei costumi, Alessandro Camera e Silvia Aymonino”, ha detto Mariani, “ho cercato di trasmettere quest’atmosfera di sospensione, di impalpabilità che poi, infine, porterà alla tragedia.”
Alla prima di giovedi 24 ottobre, serata in cui sarà possibile ascoltare l’opera in differita su Rai Radio 3, seguiranno tre repliche, il 27 ottobre e il 2 novembre alle 15:30 e il 31 ottobre alle ore 20. La “Butterfly” rientra nei festeggiamenti per il centenario della morte di Puccini. Il 29 novembre, giorno dell’anniversario, il Maggio omaggerà il grande compositore con uno spettacolo dal titolo “Puccini racconta Puccini” e inoltre a partire dal 15 dicembre andrà in scena la ripresa dell’atto unico “Gianni Schicchi”.