L’immagine che si usa più frequentemente per rappresentare la funzione dell’Asse Verticale, è quella di un albero: nella parte più bassa ci sono le radici, il Fondo Cielo, che affondano sotto la superficie visibile, nel cuore della terra, e fanno da substrato, nutrendo e dando una sorta di stabilità all’albero. Questa è la parte più intima e silenziosa, la parte che connette quel singolo albero ad una rete, ad una famiglia, e alla terra intera ossia alla sua origine. Sopra invece troviamo la massima espressione dell’albero stesso, il Medio Cielo, ossia le foglie, i fiori e soprattutto i frutti che l’albero può arrivare a produrre, se e quando giunge a maturazione. Il Fondo Cielo è una sorta di seme: è ricco di potenzialità, ma per realizzarsi deve uscire dal grembo materno della terra, venire fuori e cominciare ad emergere, fino ad arrivare, nel punto più alto, a dare frutti, ossia a realizzare le sue potenzialità in qualche cosa di concreto, visibile e disponibile nel mondo e per il mondo. Fuor di metafora, il Fondo Cielo ci parla molto del nostro ambiente d’origine, della famiglia e del focolare domestico in cui siamo cresciuti, dell’atmosfera che abbiamo respirato e che ci ha inevitabilmente forgiato e condizionato. È il terreno nel quale il seme della nostra anima è stato piantato e in cui necessariamente ha dovuto mettere radici. Il Fondo Cielo è una sorta di incubatrice che gestisce direttamente i nostri primissimi anni di vita, e successivamente resterà sempre una sorta di cordone ombelicale che ci lega alle nostre origini e alle nostre radici. Qui troviamo tutto ciò che riguarda la nostra infanzia e dei nostri primi anni di vita. In questo senso il Fondo Cielo ci racconta che cosa abbiamo vissuto e, soprattutto, come abbiamo vissuto quell’ambiente e quel periodo così decisivo e delicato. Esso ci parla anche di tutto ciò che abbiamo ereditato: da quell’ambiente e, secondo alcuni astrologi, anche da vite precedenti. In questo senso lì ci stanno le nostre radici. Il Fondo Cielo, in altri termini, ci mostra “da dove veniamo”. L’eventuale presenza di pianeti vicini al Fondo Cielo può aiutarci a specificare meglio le qualità che abbiamo assorbito in quell’ambiente o che ci siamo portati appresso da vite precedenti, e quindi le eventuali risorse o problematiche che possiamo aver ereditato.
Al polo opposto, il Medio Cielo ci parla invece di “dove dobbiamo andare” per realizzare le nostre potenzialità: ci parla di dove e come possiamo mettere a frutto i nostri talenti, dove e come possiamo raggiungere i nostri obiettivi sociali e pubblici. Tradizionalmente il Medio Cielo è sempre stato associato al successo e alla carriera, ma ciò può essere a mio avviso fuorviante: non sempre, infatti, ciò che ci dà la massima soddisfazione e ci fa sentire realizzati ha a che fare con il nostro modo di guadagnarci da vivere, e non tutti, del resto, hanno come massima ambizione quella di diventare famosi o di fare carriera. Il Medio Cielo rappresenta la nostra vetta, ciò che ci fa sentire appagati, realizzati e soddisfatti. In ogni caso si tratta di qualcosa per cui veniamo visti e riconosciuti pubblicamente. Deve esserlo, perché è il punto più alto del cielo, quello con maggior visibilità. Se il Fondo Cielo come abbiamo detto rappresenta per certi versi quello che potremmo chiamare il nostro karma, il Medio Cielo delinea invece il nostro dharma, ossia la nostra via, la nostra strada, il nostro posto e la nostra funzione nel mondo. Per decifrare questa informazione, ovviamente innanzitutto dobbiamo vedere in quale segno zodiacale cade esattamente il Medio Cielo: questo ci darà già una idea di quali sono le caratteristiche di base del nostro dharma. Se per esempio il Medio Cielo è nel segno della Vergine, segno molto legato al servizio e alla umilità, la nostra visibilità sarà di certo meno appariscente ed esuberante di un Medio Cielo in Leone. Allo stesso modo, se ho il Medio Cielo in Bilancia, molto probabilmente la mia piena realizzazione sarà sempre il risultato di un lavoro di squadra, di una collaborazione o di una mediazione. Forse avrà a che fare con l’arte, con la moda, con l’estetica, forse con la giustizia. Tutti significati legati all’Archetipo della Bilancia. Certo è che se invece avessi il Medio Cielo in Ariete, saremmo decisamente su un altro pianeta: allora il coraggio, la competizione, la voglia di vincere e di primeggiare, l’essere pioniere e innovatore, sarebbero elementi chiave per il mio “successo”. Oltre al segno zodiacale poi, dobbiamo vedere se ci sono pianeti vicini al Medio Cielo, che possono darci preziose indicazioni in merito alla strada da percorrere e a quali risorse ci possono aiutare nel raggiungere la vetta. Per esempio, è stato notato a livello statistico che, in moltissimi temi natali di famosi sportivi, troviamo spesso la presenza di Marte vicino al Medio Cielo, e con una maggiore incidenza se posto leggermente prima del Medio Cielo, ossia più a destra rispetto ad esso. Bisogna anche aggiungere che, un pianeta molto vicino al Medio Cielo è una indicazione sempre importante e forte, che caratterizza molto la personalità del soggetto. L’importanza di quel pianeta può essere considerata inferiore solo a quella di un eventuale pianeta molto vicino all’Ascendente. In mancanza di un pianeta all’Ascendente quindi, il pianeta che dovesse trovarsi vicino al Medio Cielo è da considerarsi il pianeta dominante di tutto il Tema Natale. Inoltre, anche la posizione del pianeta governatore del segno in cui cade il Medio Cielo, può venirci spesso in aiuto, per delineare e definire meglio i tratti caratteristici della strada verso la nostra realizzazione. Coco Chanel, per esempio, la regina indiscussa della moda, non poteva che avere il Medio Cielo in Bilancia, e Venere, ossia il governatore della Bilancia, lo troviamo in Leone, il che dice molto della sua enorme fama e visibilità. Allo stesso modo possiamo notare come Gandhi, con un timido e morbido Medio Cielo in Cancro, abbia proprio il rivoluzionario Urano vicino al Medio Cielo, e la Luna, governatore del Cancro, in Leone. Il suo operato rivoluzionario insomma, carico di sensibilità e di tatto, in difesa delle proprie radici, non è di certo passato inosservato. Quando al Medio Cielo troviamo il Sole, tutta l’energia e il concentrato energetico della personalità mira a realizzare le proprie ambizioni. Quando invece troviamo la Luna vicina al Medio Cielo, di solito è segno di grande fama e popolarità. Ricordo ancora una volta che, ovviamente, una valutazione attenta e mirata di questo aspetto legato al Medio Cielo la si può fare solo inserendolo all’interno del Tema Natale nel suo complesso.
Prima di terminare questo articolo, ricordiamo che anche l’Asse Verticale segnato da Fondo Cielo e Medio Cielo, come quello Orizzontale, divide il Tema Natale in due semicerchi. E anche in questo caso può essere interessante notare se c’è una netta prevalenza di pianeti che si trovano nel semicerchio orientale (evidenziato in giallo) o in quello occidentale (evidenziato in azzurro), tenendo sempre conto che il Sole e la Luna valgono molto di più, hanno un peso maggiore, degli altri otto pianeti.
Come abbiamo accennato nell’articolo precedente, il settore orientale indica un processo crescente simile a quello che compie la Luna, un processo che parte dal seme o da una nuova idea, e cresce, si sviluppa fino al raggiungimento della sua massima espansione, che corrisponde al punto del Medio Cielo. Nascere con una netta prevalenza di pianeti a sinistra dell’Asse Verticale, ossia nel settore orientale, significa nascere con un forte potenziale, con un carico di possibilità che hanno bisogno del nostro impegno e delle nostre azioni per prendere forma e per crescere. Questa configurazione ci chiede di prendere un ruolo attivo nella costruzione del nostro dharma e del nostro destino. In altri termini, siamo chiamati a dare noi una direzione alla nostra evoluzione. L’esito del nostro viaggio e della nostra impresa sarà determinato prevalentemente dalla nostra forza di volontà, dalla nostra tenacia, e dalle scelte che faremo lungo il percorso. Ancora una volta precisiamo che, il fatto di trovare in un Tema Natale una prevalenza di pianeti nel settore orientale, non ci dice che il soggetto in questione è una persona decisa, intraprendente, dotata di grande forza di volontà e autodeterminazione. Ci dice “solo” che il suo destino è prevalentemente nelle sue mani, che in gran parte l’esito di questo viaggio dipenderà dalla qualità delle sue scelte e delle sue azioni. Il fatto che questa persona possa avere un carattere più o meno forte, risoluto, deciso, che sia più o meno dotata di forza di volontà, e che quindi possa trovarsi più o meno a suo agio in questo tipo di destino, lo possiamo vedere altrove, in altri valori del Tema Natale, come la posizione celeste dei vari pianeti, in particolar modo del Sole e di Marte.
L’altra metà del cielo invece, ossia quella occidentale, rappresenta la fase calante, in cui dobbiamo imparare a lasciare andare. Il settore occidentale è quello che ci indica che è il momento di raccogliere, non di seminare. Questo settore parte già dal frutto maturo, e man mano che si procede verso il tramonto, e verso l’imbrunire, siamo chiamati a farci da parte, a riflettere se mai, su cosa possiamo fare con ciò che ci è stato dato in eredità o in gestione. C’è sempre ovviamente l’elemento della scelta, il libero arbitrio. Ma qui abbiamo a che fare prevalentemente con dei fatti compiuti, con delle realtà e delle forze con cui possiamo solo decidere quanto e come entrare in rapporto. Nascere con una netta prevalenza di pianeti a destra dell’Asse Verticale, ossia nel settore occidentale, in altri termini, significa nascere con un destino, con un dharma, con una strada per molti versi già segnata, predeterminata. Questa configurazione ci chiede in qualche modo di abbracciare il flusso, di arrenderci alla Volontà con la V maiuscola, ad una Volontà superiore. Ci chiede di avere fiducia e di non fare resistenza, di seguire la corrente e cogliere i messaggi e i segnali che la vita ci porta, come fossero le briciole lasciate da Pollicino per arrivare alla nostra mèta. Certo, impegno e forza di volontà possono sempre fare la differenza, ma solo fino ad un certo punto. In questo caso l’esito della nostra missione non è tanto determinato dalla nostra capacità di prendere in mano il timone della nostra nave, quanto dalla nostra capacità di seguire le correnti, di conoscere e saper sfruttare i venti. Anche in questo caso, il fatto di trovare una netta prevalenza di pianeti nel semicerchio destro del Tema Natale, non ci dice se questa persona sia più o meno fatalista, o più o meno disposta a mettere da parte il proprio ego e il desiderio di imporre la propria volontà sulle situazioni e gli eventi. Ci dice “solo” che, molto probabilmente, la vita di questa persona sarà profondamente segnata e guidata da incontri decisivi, da eventi inaspettati e provvidenziali, da improvvise svolte del destino. Qui la chiave di volta non è più la forza di volontà, bensì la capacità di cogliere i segnali della vita e di affidarsi a quella mano che ci guida, ci sostiene, ci porta dove dobbiamo andare.
Riassumendo potremmo dire che, chi nasce con una netta prevalenza di pianeti a sinistra dell’Asse Verticale, deve imparare ad affermare la propria libertà e la propria capacità di prendere decisioni autonome, indipendenti e responsabili. Chi nasce invece con una netta prevalenza di pianeti a destra dell’Asse Verticale, deve imparare ad affidarsi, ad avere fede nella vita, a cogliere segni e segnali, e a seguirne il flusso. Se non ci fosse una netta prevalenza in uno dei due semicerchi, questo significherebbe semplicemente che nessuna delle due vie è preponderante: il destino di queste persone è fatto più o meno nella stessa misura da eventi e situazioni predeterminate come dalla propria capacità di autodeterminazione.
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