seconda e ultima parte
Possiamo fare alcune ulteriori riflessioni interessanti in merito all’asse orizzontale: innanzitutto possiamo notare come i segni opposti di cui abbiamo parlato molti articoli fa, presentano qui una importanza cruciale nella formazione e nello sviluppo dell’individuo. In altri termini, ognuno di noi ha un asse di segni opposti fondamentale, delineato dalla linea dell’orizzonte locale e formato dalla coppia Ascendente-Discendente. E qui siamo di fronte ad una coppia di opposti particolare, perché se è vero che ogni Toro ha già in sé un potenziale scorpionico, e viceversa, questo è ancor più vero per quanto riguarda la coppia di opposti presente in ognuno di noi come Ascendente e Discendente. In questo caso siamo “facilitati” ad integrare il lato opposto, il lato ombra del segno, e il tema ci dice che per farlo abbiamo bisogno degli altri, ci dice che tendiamo a compensare negli ambiti relazionali le nostre energie di Ascendente. Mentre avere il Sole in Toro in sé non mi rende facile bilanciare questa energia con qualità scorpioniche, e viceversa ovviamente, quando il Toro ce l’ho invece al mio Ascendente è evidente che ho energia scorpionica a disposizione, solo che al posto di sorgere e manifestarsi chiaramente alla luce del Sole, sta tramontando, sta andando sotto, è più inconscia, meno visibile, più in ombra. Non dimentichiamo che questo asse orizzontale divide il cerchio zodiacale in due semicerchi: tutto ciò che sta sopra è visibile, mentre tutto ciò che sta sotto è invisibile. Tutto ciò che sta sopra è “esteriore”, o quantomeno si esprime fuori, come un vestito o un cappello, o un odore, mentre tutto ciò che sta sotto è più “interiore”, più intimo, più nascosto, più “privato” anche, come i nostri organi interni, il nostro sangue, le nostre ossa, ma anche i nostri pensieri. La parte inferiore rappresenta il lato soggettivo dell’esperienza e della coscienza: rappresenta i sentimenti, il dialogo interiore, l’immaginazione, la vita interiore dell’individuo. Ma anche i meccanismi di reazione inconsci, nascosti anche al soggetto stesso a volte. La parte superiore invece rappresenta il lato oggettivo dell’esperienza e della coscienza: rappresenta ciò che attraverso le nostre azioni e i nostri atteggiamenti si manifesta all’esterno, ciò che viene condiviso, la sfera per così dire pubblica di un individuo. Sotto abbiamo tutto ciò che ci aiuta e ci porta a sviluppare un certo modo di “essere”, una certa conoscenza orientata verso l’auto osservazione, l’auto realizzazione e l’auto espressione. Il centro di gravità è l’Io che sviluppa la conoscenza di Sé. E tutto è nella dimensione del soggetto agente e ricevente. Sopra abbiamo invece come questo “essere” viene concretamente utilizzato nel mondo e messo a disposizione: qui siamo in una dimensione “in comune con” gli altri, qui partecipiamo, collaboriamo, qui siamo orientati verso una esperienza ed una conoscenza eterodiretta, e le nostre realizzazioni come le nostre espressioni hanno una visibilità e un impatto sociale, pubblico, condiviso.
Può diventare interessante, quindi, cominciare ad osservare se c’è una netta prevalenza di pianeti nel semicerchio superiore o in quello inferiore del nostro tema natale. Tenendo conto che il Sole e la Luna valgono molto di più, hanno un peso maggiore, degli altri otto pianeti di cui abbiamo parlato. E se la maggior parte del peso è distribuito nella parte inferiore del tema natale, allora sappiamo che, a livello evolutivo, dobbiamo concentrarci più sulla nostra realizzazione interiore. Dobbiamo o dovremmo, perché in realtà questa osservazione non ci dice che cosa tendiamo a fare, così come non ci parla delle nostre attitudini o delle nostre qualità. Non dimentichiamoci che la posizione terrestre dei pianeti è del tutto indipendente dalla loro posizione celeste. In altri termini un Sole in Leone resta tale sia che si trovi sopra o che si trovi sotto l’asse orizzontale. E il carattere, le attitudini, le preferenze di quel Sole restano appannaggio prevalentemente del Segno zodiacale in cui è collocato, restano cioè quelle del Leone, sebbene si esprimano in maniera leggermente diversa, in ambiti o in situazioni diverse. Potremmo così avere una preponderanza di pianeti al di sotto della linea dell’orizzonte come un Sole in Leone, una Luna in Gemelli, e magari altri pianeti in Bilancia, che sono tutti segni estroversi, portati a socializzare e pure ad avere una certa visibilità, se per esempio ci fosse un Ascendente Toro e Discendente Scorpione come nella immagine che abbiamo usato a titolo esemplificativo.
Una persona con valori importanti in questi tre segni, seppur siano posti al di sotto dell’orizzonte locale, difficilmente sarà una persona particolarmente introversa e solitaria. Il fatto di avere una prevalenza di pianeti sotto l’orizzonte ci dice dove siamo chiamati a compiere le nostre più importanti conquiste evolutive, ma in sé non ci dice se questo sarà facile o difficile, se ci verrà naturale o se dovremo compiere un certo sforzo per andare in quella direzione. Ci dice solo che la nostra evoluzione avverrà prevalentemente su un terreno soggettivo, interiore, piuttosto che attraverso una azione esteriore o il raggiungimento di un obiettivo visibile e condiviso.
Se invece nel nostro tema natale troviamo una netta prevalenza di pianeti nel semicerchio superiore, al di sopra della linea d’orizzonte, sappiamo che i nostri traguardi più importanti a livello evolutivo avranno origine da vere e proprie azioni, eventi visibili, concreti. Che sia un cambio di residenza, che sia una nuova attività lavorativa, che sia un viaggio o un matrimonio, che sia scrivere un libro o partecipare ad una manifestazione, comunque sia si tratta di eventi esterni, visibili. Queste azioni e questi eventi possono essere la chiave di volta per un cambiamento interiore, l’occasione o l’incontro giusto che ci fa fare un click, oppure la cristallizzazione, la manifestazione visibile ed esplicita di un processo interiore implicito. Ciò che conta è che qui qualche cosa deve prendere forma all’esterno, deve trovare una espressione concreta, che possa essere condivisa o comunque vista dagli altri. È nella espressione e nella interazione con l’ambiente esterno che maturiamo le nostre più importanti consapevolezze in questa vita. Anche qui, ovviamente, il fatto di avere una prevalenza di energie planetarie al di sopra dell’orizzonte non dice che noi siamo particolarmente portati a condividere, ad agire, ad esprimerci, ad esporci verso l’esterno. Queste informazioni vanno cercate altrove, nel tema natale. Questo tipo di osservazione ci dice che noi dovremmo fare queste cose, che abbiamo bisogno di fatti concreti, visibili, di atti e di interazione, abbiamo bisogno di metterci in relazione con l’ambiente esterno, per poterci evolvere. Non possiamo passare la vita in una grotta a meditare, isolati dal resto dell’umanità, facendo voto di silenzio. Anche se magari ci piacerebbe. Non è questa la nostra strada, indipendentemente da quanto ci verrà facile o spontaneo seguirla. Potremmo quindi essere particolarmente timidi, poco propensi all’azione, estremamente riluttanti a metterci in mostra, ma se abbiamo la maggior parte di questi valori posizionati al di sopra della linea orizzontale, allora dovremo fare uno sforzo per uscire dal guscio, per esporci, per metterci in gioco. Non sarà facile, ma la vita ci dice che proprio lì sta il tesoro che stiamo cercando, anche se l’ambiente non ci piace e il clima non è di nostro gradimento. È lì che dobbiamo scavare.
Nel caso in cui invece non ci fosse una netta o quanto meno una evidente concentrazione di pianeti in uno dei due emisferi, significa che possiamo fruire di entrambe le strade a seconda del momento e del contesto. Non è così rilevante dove scaviamo. Troveremo il nostro tesoro sia raccogliendoci in profonda meditazione, che organizzando un viaggio esplorativo in comitiva nella Nuova Guinea, sia passeggiando da soli in un bosco, che partecipando ad un corso di formazione.
Per il momento è tutto, ci vediamo settimana prossima per proseguire la nostra avventura alla scoperta di un altro asse importantissimo: l’asse verticale. Vi ricordo che se avete dubbi, domande o se volete mettervi in contatto con me, potete farlo scrivendo a cristianbertoli@hotmail.it, oppure sui miei canali Facebook e Youtube al nome “Cristian Samarpan Bertoli” dove potete anche trovare altri contenuti di questo tipo.