Diceva il grande Italo Calvino: “Chi ha l’occhio, trova quel che cerca anche ad occhi chiusi”. Ed eccone la dimostrazione: mentre passeggiavo per Via Cavour, sul ponte che dà sul torrente Carrione, ecco palesarmisi la facciata posteriore del palazzone giallo (che sarebbe il civico 1 della retrostante Piazza Garibaldi). Su di essa, per l’appunto, l’occhio, in tutte le sue possibili varianti: aperto, socchiuso, chiuso.
Le stesse varianti che avevo appena avuto me medesimo: avevo gli occhi prima chiusi, perchè non stavo osservando nulla di particolare; poi li ho dovuti socchiudere, appena ho scorto da lontano quell’immagine; al che, finalmente, ho dovuto aprirli, e mi son detto: “Toh, ecco un bel graffito per la mia rubrica!”.
Del resto, lo stesso Italo Calvino diceva anche che “L’occhio non vede cose, ma figure di cose che significano altre cose”… Tipo i graffiti, no?😁