Negli articoli precedenti abbiamo analizzato dapprima gli archetipi che compongono la ruota dei dodici Segni Zodiacali, e poi i dieci Pianeti che compongono il nostro Sistema Solare, e che presiedono sostanzialmente alle principali funzioni della nostra vita psichica, sia individuale che relazionale e sociale. Una delle differenze fondamentali tra i Segni Zodiacali e i Pianeti, è che i Segni sono fissi, mentre i Pianeti si spostano continuamente, ognuno con il proprio ritmo personale. In pratica, la ruota zodiacale è sempre quella, uguale per tutti, e costituisce una sorta di sfondo immobile sul quale si muovono i dieci Pianeti. Ed è questo movimento dei Pianeti a dare una impronta personale al Tema Natale: senza le posizioni planetarie, il cerchio zodiacale, preso di per sé, sarebbe assolutamente identico per ognuno di noi. La “posizione celeste” di un Pianeta, ovvero la sua collocazione in uno specifico Segno Zodiacale, dà un’impronta, un “colore”, a quella funzione rappresentata dal Pianeta, e indica il modo in cui ognuno di noi vive quella parte fondamentale della propria personalità. Combinando insieme le varie posizioni celesti dei pianeti che compongono il nostro Tema Natale, possiamo così dare ragione della complessità delle nostre personalità, delle nostre attitudini, delle nostre preferenze, dei nostri atteggiamenti, e delle nostre tendenze di base. Ma quello “celeste” è solo un punto di vista che noi umani possiamo dare della particolare configurazione presente in un determinato momento astronomico: uno sguardo, per così dire, un’istantanea, che fissa un momento preciso del movimento di rivoluzione dei vari pianeti, e li colloca appunto in determinate zone della ruota zodiacale. Quella istantanea è come se fosse stata scattata dallo spazio, e non tiene conto del fatto che, mentre la Terra insieme agli altri pianeti gira intorno al Sole, come una trottola essa gira anche sul proprio asse.
Se tenessimo conto anche di questo movimento di rotazione, potremmo vedere non solo in quale segno stanno transitando i pianeti, ma anche dove quei pianeti si trovano rispetto alla nostra posizione qui, in questo punto geografico, in questo momento. Potremmo vedere che, per esempio, il Sole in questo momento, oltre ad essere nel segno del Cancro, è proprio sopra la mia testa, nel punto più alto del cielo, perché è da poco passato Mezzogiorno. Mentre Plutone, che in questo periodo storico sta quasi all’opposto del Cancro, sarebbe proprio sotto ai miei piedi, e perciò decisamente fuori dal mio campo visivo, quasi nel punto più basso. Se prendessi un’altra istantanea semplicemente qualche ora dopo, diciamo verso le 20.00, il Sole sarebbe sempre nel segno del Cancro, ma starebbe tramontando, starebbe cioè scendendo sotto la linea dell’orizzonte, mentre Plutone starebbe quasi per emergere dall’orizzonte opposto. Questo punto di vista, che tiene conto della “posizione terrestre” di un pianeta, cioè del fatto che stia emergendo all’orizzonte o che stia tramontando, che sia nel punto più alto del cielo oppure in quello più basso, è precisamente quello che dà forma alle Case Astrologiche. E rappresenta il lato più “soggettivo” di tutto il Tema Natale, quello che varia di più e che inserisce le energie planetarie e quelle zodiacali in una dimensione molto più concreta, più terrena appunto. Le case rappresentano il nostro “orizzonte esperienziale”. Rappresentano l’incarnazione di quella specifica combinazione Pianeta-Segno che abbiamo cercato di illustrare negli articoli precedenti. La posizione terrestre, in altri termini, ci mostra in quale posizione ci trovassimo noi, al momento della nostra nascita, rispetto al Sole, alla Luna, Venere, Marte, e tutti gli altri pianeti. E quindi che tipo di percezione e di esperienza facciamo di quella energia. Dove la collochiamo nella nostra vita, in quale ambito esperienziale.
Per determinare la posizione planetaria da questo punto di vista ovviamente serve sapere l’ora di nascita con il massimo di precisione possibile. A differenza della posizione dei pianeti nei segni, infatti, bastano poche ore, a volte anche pochi minuti, per cambiare completamente scenario. Dal punto di vista celeste, il Sole si sposta di circa un grado ogni ventiquattro ore; mentre la Luna, che come abbiamo visto è il più veloce dei pianeti, di circa un grado ogni due ore. La nostra posizione terrestre rispetto ad essi invece, si sposta di un grado ogni quattro minuti. Questo significa che, nel tempo in cui la Luna compie un solo grado di distanza, le case si spostano di trenta gradi, cioè di un segno intero. Ma non è tutto: per determinare la posizione terrestre non basta tenere conto dell’orario preciso di nascita, serve anche, ovviamente, il luogo. Infatti, se torniamo al primo esempio in cui il Sole in Cancro sta proprio sopra la mia testa, allo Zenit, se io fossi, proprio in questo preciso momento, anziché in Nord Italia alle Isole Hawaii, il Sole non starebbe più sopra la mia testa, ma nel punto più basso, proprio sotto ai miei piedi, e se fossi invece a New York, il Sole probabilmente starebbe per spuntare all’orizzonte dopo la notte, mentre se fossi a Pechino starebbe tramontando nella posizione opposta. Stesso istante, stessa posizione celeste del Sole in Cancro, ma quattro posizioni terrestri completamente differenti, e quindi quattro tipi diversi di orizzonti esperienziali in cui, concretamente, vivrò quell’energia solare e quell’Archetipo zodiacale.
Come potete vedere, la posizione celeste del Sole e di Plutone è sempre la stessa in entrambe le immagini: il Sole è sempre a 4 gradi del Cancro e Plutone al primo grado dell’Aquario. Quello che cambia è la loro posizione terrestre: nella prima immagine il Sole è nel punto più basso rispetto a me, e questo significa che siamo nel cuore della notte, a Mezzanotte circa, mentre nella seconda immagine il Sole è ben visibile nel cielo sopra di me, e quindi siamo in pieno giorno, probabilmente nel primo pomeriggio, perché il Sole è appena oltre il punto più alto del cielo.
In questa terza immagine, invece, possiamo vedere come, nello stesso momento, mentre qui dove sono io è mezzanotte, e il Sole è sul fondo del cielo, alle isole Hawaii è circa mezzogiorno, e il Sole si trova allo Zenit, cioè nel punto più alto del cielo. Quindi, mentre il fatto che io sia nato a Milano oppure a New York, o alle Hawaii, non fa alcuna differenza per la posizione dei pianeti nei segni, fa molta differenza invece per la loro posizione rispetto al mio specifico punto di vista. E questo significa che il mio vissuto, il mio percepito soggettivo rispetto a quella funzione rappresentata dal pianeta (e connotata dal segno) cambia. Lo scenario, il terreno di gioco, in cui si manifesterà quella energia Pianeta-Segno, sarà completamente diversa. In un caso quell’energia e quella funzione sarà ben visibile, per esempio, mentre nell’altro resterà piuttosto nascosta.
Questo è il principio su cui si fonda la suddivisione del cielo nelle Case Astrologiche. Suddivisione che segnala nello specifico dove viene canalizzata, dove viene indirizzata, l’azione-funzione del pianeta-segno.
Seguendo questo principio, la prima e più elementare suddivisione terrestre che incontriamo è quella tracciata dalla linea dell’orizzonte locale, che taglia in due il cerchio e separa ciò che sta sopra da ciò che sta sotto.
Tutto ciò che sta sopra la linea dell’orizzonte era nella parte vivibile del cielo al momento della nostra nascita. Tutto ciò che sta sotto era invece invisibile, sotto ai nostri piedi, nascosto dall’altra parte della Terra. Così, se nel nostro Tema Natale il Sole si trova nel semicerchio superiore, nella parte visibile, significa che siamo nati di giorno; se invece si trova nel semicerchio inferiore, nella parte invisibile, significa che siamo nati durante le ore notturne. E questo ovviamente non può essere indifferente! Il fatto di essere nati nelle ore diurne o nelle ore notturne, in qualche modo segna la nostra natura. E questo vale anche per tutti gli altri pianeti. Notiamo inoltre, come in realtà ognuno di noi abbia tutti quanti i segni zodiacali presenti nel proprio Tema Natale. Anche se non abbiamo pianeti in Bilancia, questo non significa che il segno della Bilancia non fosse presente, da qualche parte, nel cielo, al momento della nostra nascita. Ognuno dei 12 segni, in realtà, è collocato da qualche parte nel tema natale. E intanto possiamo vedere da questa prima suddivisione che alcuni segni erano sopra, e alcuni sotto l’orizzonte. E questo vorrà pur dire qualche cosa… Se notate, ci sono addirittura due segni che sono proprio sulla linea dell’orizzonte. In questo caso il segno del Toro da un lato, e il segno opposto dello Scorpione dall’altro. I segni che nel Tema Natale si trovano in questa posizione hanno un valore davvero speciale per la persona. Quello a sinistra del Tema, in questo caso il Toro, è il segno che nel momento esatto in cui venivamo al mondo, stava nascendo insieme a noi all’orizzonte, stava sorgendo, salendo, o come dicono in astrologia stava “ascendendo”. Ecco dunque il famoso Ascendente, ossia il punto esatto che fonda il nostro orizzonte esperienziale di base, il nostro punto di vista, il nostro imprinting, quella parte di soffio divino che entra nei nostri polmoni attraverso il primo respiro. E dall’altro lato, sul fronte opposto, abbiamo invece il segno che sta sparendo oltre la linea dell’orizzonte, quello che in astrologia viene chiamato il “Discendente”, e che ci parla soprattutto del modo in cui noi abbiamo a che fare con l’altro, del modo in cui intendiamo, viviamo, desideriamo e creiamo relazioni importanti per noi. Ci parla dei nostri principali alleati, ma anche come vedremo dei nostri potenziali nemici. Nei prossimi articoli ci concentreremo proprio su questo asse così centrale e importante per tutti noi: l’asse Ascendente-Discendente. Per il momento vi saluto e come sempre vi ricordo che se avete dubbi, domande o se volete mettervi in contatto con me, potete farlo scrivendo a cristianbertoli@hotmail.it, oppure sui miei canali Facebook e Youtube al nome “Cristian Samarpan Bertoli” dove potete anche trovare altri contenuti di questo tipo. Vi aspetto la prossima settimana!