PRIMI PIATTI
Tajarin ‘n ‘ti fasoli.
P’r quatr p’rsona: mez chil d’ fasoli baloton freschi (o do eti d’ chi sechi), mez col verza, do patata, ‘na zipoda, un zuched, ‘na carutina, un sprich d’adij, pog port’sem’l, e un bel maz d’ basil’cl fresch, men d’ un cuciar d’ (salsina )conz’ntrat d’ pomata, un et scars d’ lard (s’ a n’ piaz ‘l lard, al va ben anch ‘na salziza sbrisciolata), oli, sal e pep. P’r i tajarin: tre eti d’ farina d’ gran, aqua e ‘na pr’sina d’ sal.
Taglierini nei fagioli
Per quattro persone: mezzo chilo di fagioli borlotti freschi (e due etti di quelli secchi), mezzo cavolo verza,due patate,una cipolla, un zucchino, una carotina, uno spicchio d’aglio, poco prezzemolo, e un bel mazzo di basilico fresco, meno di un cucchiaio di concentrato di pomodoro, un etto scarso di lardo (se non piace il lardo, va bene anche una salsiccia sbriciolata), olio, sale, pepe. Per i taglierini: tre etti di faarina di grano, acqua e una presa di sale.
‘N t’ ‘na pignata bela alta a s’ met’n a cocer n’ t’l’aqua i fasoli ‘nsema a la v’rdura mondata e lavata, la verza tadjata fina fina, la carutina, ‘l zuched, la cipoda a rondela e le patata a tocheti. Intant ch la pignata al bog, su ‘n ‘t’ un tadjer co la mezaluna a s’ fa un batut fin fin co lo sprich d’ adij , ‘l basil’cl e ‘l lard po’ i s’ met a sufrig’r ‘n t’ un tegamin dov abiam mis l’ oli, a s’ lasc rosolar e po’ a i agiungian il cuciar d’ salsina ( concentrat d’ pomata) e un m’st’lin d’l brod di fasoli chi è al foc e a lascia che il sufrit i tir un po’. Quand i fasoli co la v’rdura i en coti, a s’ pidj ‘l passatut . ‘Na taza granda (c’la d’ l lat ,p’r ‘ntend’rs ) d’ fasoli interi a la m’tian da parta e a s’ va a passar tut ‘l rest , fasoli e v’rdura , drent a la pignata dov a i è rimast ‘l brod e a s’ armet al foc . A s’ aspet ch ‘ a r’boll gnicò e po’ andian a met’r ‘l sufrit ch abian pr’parat e la taza di fasoli ch’ abian lassati interi. Mo’ andian a ‘npastar i tajarin . Co la farina a fian la fontana e drent a m’tian un’ po’ d’ sal e l’ aqua e a fian la pasta , a la tiran col caned ( matarel ) e a la lassan a’rposar un mum’ntin. A’marcomand, i tajarin i van alti al caned e bassi al coltel! quindi a ar’volgian la sfodja e a fian i tajarin: lunghi e streti. Quand ‘l brod d’ fasoli e v’rdura i bodj a butian giù i tajarin. ’Na volta coti a i fian a’rposare po’ a li m’tian ‘nti piati co ‘na bela macinata d’ pep. Se i avanz’n , il dì dop i en anc pu’ bon!
In una pentola alta si mettono a cuocere i fagioli insieme alla verdura tagliata e lavata, la verza tagliata molto fine, la carota, il zucchino e la cipolla a rondelle e le patate a pezzetti. Nel tempo in cui la pentola arriva a bollore, su un tagliere, con la mezzaluna fare un battuto molto fine con l’aglio, il basilico, il lardo e poi metterlo a soffriggere in una padella con olio, lasciarlo rosolare e poi mettere un cucchiaio di salsa di pomodore e un mestolo di brodo dei fagioli. Lascir soffriggere e ritirare un po’. Quando fagioli e verdura sono cotti si prede il passatutto. Mettere da parte una tazza grande di fagioli e passare tutto il resto dentro alla pentola in cui è rimasto il brodo e rimettere sul fuoco. Nel frattempo impastare i taglierini: fare la fontana con la farina, mettere il sale e l’acqua e fare la pasta tirandola con il mattarello.Lasciarla riposare un momento. Mi raccomando: i taglierini vanno alti al mattarello e bassi al coltello.Quindi avvolgiamo la sfoglia e facciamo i taglierini, lunghi e stretti. Quando il brodo di verdura bolle, buttiamo giù i taglierini. Una volta cotti, lasciare riposare un po’ e poi metterli nei piatti con una bella macinata di pepe. Se avanzano, il giorno dopo sono ancora più buoni.