Che estate sarebbe senza i racconti delle avventure in spiaggia di Pierluigi Califano? L’estate ha tardato un po’ a decollare, ma oggi è il primo di luglio e, pioggia o sole, al mare si va, e allora ecco pronta la prima uscita in spiaggia dell’autore più ironico di Diari Toscani, che, come al solito, riesce a beccare e a ritrarre gli aspetti più assurdi della popolazione on the beach. Buona estate a tutti!
Approfittando del sabato festivo, causa santo patrono, apriamo la stagione estiva con un weekend al mare. Lo stabilimento è sempre quello con la pendenza del Pordoi. Arriviamo presto e non c’è ancora molta gente, il mare è una tavola, ma non proprio blu, forse grigio metallizzato. I lettini sono a riva e si sta bene, fino a quando… Avete presente quei detersivi che eliminano il 99,9 per cento dei batteri? Ecco quello 0,1 per cento si materializza come il vicino che parla ininterrottamente della sua vita. Non ci sarebbe nulla di interessante, tuttavia, scopro che gli autisti di Uber hanno un catalogo premi come la Conad. Con 100 corse vincono un trolley, con 1000 corse + 59 euro vincono una batteria di pentole o una friggitrice ad aria e con 10.000 corse una bici elettrica con cambio Shimano. Passano pochi venditori e hanno poca merce, riconosco un bracciale che ho visto a Fregene nel 1979. Per questa nuova stagione dei Summer tales ho deciso di indire il concorso per il tatuaggio più brutto. I primi vincitori sono un Che Guevara che sembrava Padre Pio, da Cuba a San Giovanni Rotondo è un attimo. Poi c’è un ragazzo con una striscia sulla schiena che sembra una frenata, vince il premio speciale Michelin. Arriva la classica famigliola che vuole costruire un castello, o meglio, lo vuole costruire il padre, ai figli non può importare di meno. Partono i lavori, arriva un escavatore e il castello prende forma. La preoccupazione sale quando vediamo dei soldati appostati sui torrioni pronti con le balestre. Passa il carretto delle grattachecche, il ghiaccio è coperto da uno straccio che ha quel maledetto 0,1 per cento di batteri che sfugge sempre. Malgrado la crema con protezione grasso di foca, inizio ad assumere il colorito di una bistecca della trattoria da Baffone tutto alla brace. È tempo di andare, saluto i soldati appostati, il Che Guevara Pio e il mare che in fondo fa bene e se ne frega di chi lo visita ogni estate e rimane sempre lo stesso.