Tutto è pronto per la rassegna culturale, ormai diventata un cult dell’estate carrarese: “Donna anima e corpo” curata dall’associazione L’angelo e le stelle per il Biscottificio Dogliani. Tre serate: i primi tre venerdì di luglio in cui, come sempre, il piazzale del noto biscottificio si riempirà di persone e soprattutto di importanti spunti di riflessione sull’onda della volontà delle organizzatrici e sulla spinta instancabile e feconda dell’ideatrice e motore della manifestazione: Margherita Dogliani, titolare dell’azienda. Il tema della 19^ edizione è ambizioso: L’immensità, ma questa non è una novità per la rassegna di Dogliani che da anni ha abituato il suo pubblico ad affrontare tematiche profonde ed anche scomode. A raccontare nel dettaglio la nuova edizione di Donna anima e corpo sono state le organizzatrici dell’evento Margherita Dogliani, Daniela Bennati, presidente dell’associazione L’Angelo e le stelle e Marta Matteini referente dell’ufficio stampa della manifestazione. Presente anche emanuela Mazzi, direttrice artistica di Con-Vivere, che, ormai da tre anni ha avviato un percorso di collaborazione con la rassegna Donna anima e corpo.
“Ogni anno veniamo influenzati dal tema che scegliamo – ha detto Margherita Dogliani – oggi, infatti io sento l’immensità nel senso della grandezza, della soddisfazione essere in un mondo e in umumanità che non hanno confini. Abbiamo scelto questo tema a seguito dei percorsi sui confini degli ultimi anni perché ci sembrava importante affrontare una tematica che aprisse al mondo e che mettesse in luce un diritto fondamentale di tutti gli uomini: il diritto alla felicità. È un concetto che condivido sin da quando ero piccola. Ho sempre avuto il desiderio di cambiare il mondo intorno a me per far star bene le persone che avevo vicino.
Molta soddisfazione per la nuova edizione l’ha espressa anche Daniela Bennati che ha detto: “Il tema dell’immensità e dell’aiutare gli altri a stare bene sembra bellissimo, ma poi si scontra in una realtà dove ci sono guerre e persone che non vogliono essere felici. Tuttavia, sono molto contenta di questo percorso perché l’atteggiamento positivo verso gli altri e verso il mondo e contagioso e Margherita ci ha contagiato tutti. In particolare, nell’edizione di quest’anno ho trovato grande motivo di orgoglio per la serata dedicata al tema del silenzio, che avrà come ospite Emanuela Mancino, docente di filosofia all’Università Milano Bicocca e membro della Libera Università dell’autobiografia di Anghiari e responsabile scientifico dell’Accademia del silenzio, un ente che valorizza il silenzio in ogni sua forma. Facendo anch’io parte di entrambe le istituzioni, ho trovato in Emanuela Mancino la sintesi perfetta tra i due percorsi e la possibilità, con l’incontro che abbiamo preparato per la rassegna di offrire agli spettatori spunti di riflessione su una diversa modalità di stare al mondo”.
Emanuela Mazzi ha ribadito il successo e il piacere della collaborazione con lo staff di Donna anima e corpo ed ha evidenziato come, anche quest’anno ci sia un filo conduttore che lega Con-Vivere alla rassegna di Dogliani: “La serata dedicata al silenzio – ha detto la Mazzi – sarà proprio quella condivisa con il festival Con-Vivere. Il fornire spunti di riflessione al pubblico è il tratto che accomuna le due manifestazioni e sebbene il tema di Con-Vivere di quest’anno sia il cambiamento e in apparenza sembri lontano dal tema dell’immensità, in realtà c’è un punto di incontro che passa proprio dalla riflessione e dalla speranza e volontà di fare le cose che potranno portare cambiamenti. L’invito che Con-vivere fa è quello di spostare il punto di vista sulle cose e il silenzio è il luogo in cui il cambiamento avviene perché è la condizione che spinge a dialogare con se stessi. Il silenzio inteso, quindi, non come condizione di passività ma come atto di responsabilità e questo diventa il ponte che lega le due manifestazioni”.
Marta Matteini ha illustrato il programma: “ Accanto alla serata del silenzio ce ne saranno altre due che sono comunque affini. La prima serata, il 5 luglio, sarà dedicata alla Vita in movimento e avrà come ospite Cristina Batocletti, giornalista del Sole 24 ore, che presenterà il suo romanzo “Epigenetica”, libro uscito nel 2023 che sta ancora avendo molto successo, nel quale indaga nella sfera del movimento interiore e psicologico. Nonostante un titolo che fa pensare a un trattato medico, in realtà si tratta della storia di una donna segnata da esperienze famigliari disastrose che si convince dell’ereditarietà anche di geni che predispongono a particolari comportamenti e che riesce a uscire dal trauma attraverso la scrittura. Nella stessa serata ci sarà l’incontro con Lorena Fornasir e Gianandrea Franchi dell’associazione Linea d’ombra che hanno cambiato le loro vite dopo un viaggio esplorativo della rotta balcanica dei migranti in Bosnia. Un’esperienza così impattante che li ha spinti, dal 2008. A gestire un punto di accoglianza a Trieste, nella piazza della stazione, nel quale curano, aiutano, sostengono i migranti che arrivano a piedi da percorsi infernali, diretti negli stati nel nord Europa. “Non è carità, è politica” è la motivazione della loro scelta di vita.
L’ultima serata, il 19 luglio, avremo un ospite che già è venuto da noi altre volte: il professor Luigi Zoia, psicoanalista e sociologo i cui testi sono tradotti in tutto il mondo che parlerà di come l’inconscio sia un iceberg rispetto a ciò che ognuno di noi fa trasparire di sé. Ad affinacare l’incontro con il professor Zoia ci sarà una performance di meditazione teatrale con Lucilla Giagnoni e Antonio Pizzimenti. La componente artistico musicale sarà affidata alla violinista Benedetta Mignani e all’attrice Stefania Luisi”.
La manifestazione ha il supporto della Regione Toscana e del Festival delle donne.