Il comitato Una montagna da salvare ha ascoltato alcuni residenti di Canevara, frazione del comune di Massa, i quali hanno sollevato alcune tematiche di quotidiana vivibilità.
“Siamo costretti a lasciare le auto lungo la strada, anche verso la ex cartiera e ben sappiamo che in quel tratto la carreggiata si restringe e può̀ essere rischioso per la circolazione – hanno riferito i residenti –. Purtroppo Canevara non ha un parcheggio. Gli esercizi crescono, essendo una zona baricentrica rispetto alle frazioni montane circostanti e va ripensato un altro modello di accoglienza e di spazi per la sosta”.
Pronto ad accogliere e a sostenere la richiesta dei residenti il comitato Una montagna da salvare. “A Canevara esiste lo spazio della ex segheria e potrebbe essere utile per lo scopo nonché per la valorizzazione della frazione – osserva Daniele Tarantino –. Quella segheria è in stato di abbandono da anni e Canevara soffre di spazi che potrebbero essere recuperati in quel contesto. Inoltre i residenti chiedono di incrementare ulteriori servizi, anche sanitari, per la montagna valutando se all’interno della ex scuola esistono ancora spazi fruibili. Piacerebbe inoltre, al fianco della struttura, la realizzazione di un campetto verde, che sarebbe molto gradito dai residenti, ma non ci sono certezze. Siamo inoltre felici del risultato raggiunto riguardo l’istallazione dell’antenna per la telefonia cellulare per i paesi montani della Valle del Renara, per la quale, affiancando la popolazione residente, stiamo lottando da diversi mesi“.
E la lotta del comitato affianca anche il paese di Forno, dove è partita una raccolta di firme per salvaguardare il presidio medico ambulatoriale presente in paese, che rischia la chiusura. “Non mancano certo i progetti per migliorare la nostra montagna, ma la collaborazione dei cittadini è sicuramente preziosa, obiettivo su cui poggia le basi il comitato Una montagna da salvare” conclude Tarantino.