Il Magnificat è un canto tratto dal Vangelo secondo San Marco nel quale Maria ringrazia il Signore per averla resa strumento di grazia, incarnandosi tramite lei e diventando uomo tra gli uomini. È proprio questo, infatti, il titolo ed il filo conduttore della mostra che dal 24 maggio, si protrarrà fino al 3 novembre presso la sala dei sindaci del comune di Pontremoli. La devozione popolare nei confronti di Maria è rappresentata in tre tele rinascimentali: “Madonna col bambino” di Domenico Morone, “Madonna col bambino, San Giuseppe e San Giovannino di Bernardo Castello e Madonna col bambino, San Giuseppe e San Giovannino di Jacopo Negretti. Una devozione che unisce le persone anche attraverso l’arte e che nelle parole del sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri, in rappresentanza dell’amministrazione che promuove la mostra, vuole accogliere tutte le persone che a Pontremoli ci abitano o vi si trovano di passaggio. I tre quadri appartengono alla vasta collezione di opere d’arte, più di 20 mila, del Banco BPM che comprende anche sculture ed una quasi unica collezione di preziosi coralli, che il gruppo bancario desidera rendere fruibile a tutti per incrementare il rapporto di fiducia tra un ente che viene visto quasi solo dietro la cortina finanziaria e le persone che vivono il territorio. “È con grande orgoglio -ha spiegato Marco Giorgio Valori responsabile della Direzione Territoriale Tirrenica di Banco BPM – che Banco BPM affianca il comune di Pontremoli in questa ambiziosa iniziativa, che conferma ancora una volta la vicinanza del nostro istituto al territorio anche per la promozione e il sostegno della cultura”. “Le tre tele, insieme ad altre due già appartenenti alla collettività pontremolese ovvero la “Madonna col bambino” di Agostino di Duccio conservato presso la Chiesa di S.S. Giovanni e Colombano e “L’adorazione dei Magi” di Luca Cambiaso custodita nella Chiesa della SS. Annunziata, sono opere che dialogano con i territori di cui raccontano la storia e che vengono restituite alla collettività attraverso progetti come questi” ha affermato la dottoressa Diana Vaccaro, responsabile del patrimonio artistico del Banco BPM ed ha aggiunto: “Tramite queste mostre la banca vuole parlare al territorio attraverso il linguaggio universale dell’arte, promuovendo collaborazioni tra vari enti” come quella in atto che ha visto la collaborazione tra il Banco BPM e l’amministrazione del Comune di Pontremoli. Per adempiere a questo compito è necessario mantenere l’autenticità dei territori ed a preservare e tramandare le tradizioni locali”. A chiudere la prima parte della presentazione è stato il professor Paolo Lapi che, rivolto soprattutto ai numerosi ragazzi presenti, appartenenti ad alcuni Istituti superiori di Pontremoli, ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro di squadra compiuto dai vari enti per realizzare questo importante progetto, esortandoli a prendere esempio per imparare a costruire insieme il loro futuro. “Pontremoli è prima di tutto una strada – ha detto Lapi – ed è quindi necessario promuovere attività di questo tipo per unire i paesi limitrofi e quelli oltre Appennino attraverso un percorso mariano”.
Al termine della presentazione, avvenuta presso il magnifico salone di palazzo Dosi Magnavacca, la cerimonia si è spostata nella sede della mostra dove, dopo il taglio del nastro inaugurale, le tre opere sono state mostrate e descritte grazie alla sapiente guida della dottoressa Diana Vaccari che, attraverso l’identificazione di alcuni particolari pittorici, che ad occhi profani sarebbero passati inosservati, ne ha svelato il loro significato più intrinseco e profondo. Dopo la tela di Hayez concessa in prestito dalle Gallerie degli Uffizi attraverso il progetto Uffizi Diffusi, arrivano in Lunigiana altre tre opere d’arte di inestimabile valore, dando lustro ad un territorio già di per se ricco di storia e cultura.