Sette anni fa venne a mancare a seguito di un tragico incidente stradale il sedicenne Alessio Zanetti, studente di quinta ginnasio del Liceo Classico Repetti. Allora venne istituita una borsa di studio in sua memoria, che ogni anno premia due studenti, che hanno prestato aiuto e dimostrato solidarietà nei confronti della classe, proprio come faceva Alessio.
La cronaca di Edoardo Mariotti della classe III^B del liceo classico Repetti di Carrara:
Un giorno non come tutti, caratterizzato da una mezz’ora diversa dalla normale lezione, un momento di drammatico ricordo. Sabato 18 maggio si è infatti tenuta al Liceo Classico Repetti la cerimonia di assegnazione del “Premio in memoria di Alessio Zanetti”. La premiazione ha raggiunto la sua quinta edizione: istituito nel 2018, è stato sospeso nell’anno del Covid (caratterizzato dalla didattica a distanza, per cui era impossibile valutare i requisiti di assegnazione). Come dice il nome stesso, la premiazione ha l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo di Alessio, studente del Liceo venuto a mancare il 18 maggio 2017. Il ragazzo stava tornando a casa dopo una normale giornata di scuola, era sceso dalla corriera e stava percorrendo a piedi un tratto della Via Aurelia per raggiungere la sua abitazione in Battilana. In questo breve tratto di strada, di pochi minuti e per lui ormai consueto, ha trovato la morte: un pirata della strada a bordo di una grossa moto lo ha investito alle spalle, facendolo volare per numerosi metri. Il pirata non si è assolutamente preoccupato di prestare soccorso al ragazzo, ma ha provveduto a recuperare dalla strada alcuni pezzi della sua moto ed è ripartito a gran velocità. Per Alessio, nonostante i tempestivi soccorsi, non ci fu nulla da fare. La giornata non fu caratterizzata solo dal dolore e dalla speranza di un miglioramento delle condizioni del ragazzo, ma anche da un’intensa attività di ricerca del colpevole da parte delle forze dell’ordine. In serata, grazie alle più di 80 pattuglie messe in moto e all’attività di monitoraggio degli accessi nelle ZTL, il pirata fu trovato e arrestato. Dopo il patteggiamento ha dovuto scontare una condanna a quattro anni e mezzo.
Alla cerimonia di sabato al liceo Repetti erano presenti i genitori di Alessio, la signora Cristina Francesconi e il signor Giampiero Zanetti, il tenente colonnello Cristiano Marella (in rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri di Carrara), il tenente Emanuele Bassani (in rappresentanza della Polizia Municipale) e un compagno di classe di Alessio, Pietro Pugnana. Come spiegato durante la cerimonia, la borsa di studio del valore di 250 euro viene assegnata non sulla base della media scolastica, ma sulla base di criteri quali lo spirito di iniziativa, la partecipazione costruttiva e l’aiuto prestato nei confronti del gruppo classe, proprio per ricordare le qualità umane di Alessio. “Alessio era un ragazzo tranquillo, stava molto sulle sue, ma sapeva aiutare gli altri.”, ha raccontato Pietro Pugnana, “In quinta ginnasio si candidò come rappresentante di classe e rimanemmo tutti stupiti, perché alcune volte era un po’introverso. Con questa esperienza tuttavia si aprì molto.” La borsa di studio va quindi a due studenti, uno per la sezione A e uno per la sezione B, che hanno frequentato la seconda ginnasio (ex quinta ginnasio) nel precedente anno scolastico e hanno rispecchiato i requisiti richiesti. A stabilire l’alunno più meritevole secondo i criteri elencati sopra è una commissione, composta per metà da studenti e per l’altra metà da docenti. “Quest’anno è stato molto difficile scegliere lo studente a cui destinare la borsa di studio, tanto che la commissione si è dovuta riunire ben due volte.”, spiega la professoressa Raggi che fa parte della commissione, “Molti studenti infatti avrebbero potuto riceverla. Questo è ovviamente un bene, ma il regolamento prevede che venga assegnata a un solo studente per classe.” Dopo la cerimonia di ricordo e presentazione del Premio, i genitori di Alessio hanno annunciato i due vincitori. Per la sezione A ha vinto Gaia Marchi. Per la sezione B ha vinto Irene Martinelli. Irene è rimasta molto colpita, dal momento che mai avrebbe creduto di sentire pronunciare quel giorno, nell’aula magna del Repetti, il suo nome. Prima di concludere la cerimonia ha preso la parola il padre di Alessio, che ha voluto ringraziare le forze dell’ordine per il lavoro di ricerca che svolsero all’epoca e che portarono all’immediato riconoscimento del colpevole. Il riconoscimento fu possibile grazie all’idea della Polizia Municipale di controllare gli accessi alla ZTL di Carrara, dove infatti risultava essere passata la moto ricercata. Un enorme merito va inoltre alla famiglia, che all’epoca dei fatti decise di donare gli organi del povero ragazzo. Una panchina in marmo dedicata ad Alessio, nel cortile del Repetti, è stata donata dalla famiglia per tenere vivo il ricordo del figlio.