Il sedano d’ acqua (Apium nodiflorum) è un pianta erbacea acquatica perenne che cresce folta e rigogliosa nelle acque pulite delle sorgenti, ma anche nei fossi e nei torrenti, sulle rive dei laghi, nei pressi di fontanili di campagna. Il suo nome botanico è Helosciadium nodiflorum che deriva dalle parole greche “helos” = palude e “skiadion” = ombrello, ovvero ombrello di palude , nome dato per l’ aspetto dei suoi fiori, mentre nodiflorum prende il nome dal fatto che dai nodi del fusto della pianta si formano radici e foglie. Ha un fusto cavo che può raggiungere anche il metro d’ altezza, di colore verde chiaro. Le foglie, che si sviluppano dai nodi, a destra e a sinistra del fusto, hanno un bordo irregolare e seghettato proprio come il sedano comune. A fine primavera, il sedano d’ acqua mette delle piccole infiorescenze bianche ripiegate all’ indietro e disposte su raggi simili a quelli dell’ ombrello. Fiorisce in acque calme, dove le foglie superficiali possono emergere, mentre non fiorisce nell’ acque che scorrono.
Non è una pianta inserita tra le piante officinali, tuttavia, dalla medicina popolare, il decotto di “lavaron “ è ritenuto un buon diuretico e decongestionante dell’ apparato genito-urinario e gastroenterico. I teneri germogli e le foglie possono essere raccolte tutto l’anno per essere mangiate crude in insalata o cotte assieme ad altre erbe selvatiche. Tutte le parti della pianta sono aromatiche, anche se meno intensamente del comune sedano, con un gusto gradevole e particolare che ricorda appunto il sedano.