foto di Paola Luciani
In questi ultimi anni abbiamo avuto modo di organizzare diverse iniziative legate alla cultura e alla pratica sportiva sul territorio di Carrara. In particolar modo alcuni appuntamenti nell’ambito del progetto di formazione nazionale permanente, denominato #ObiettivoScherma, dedicato ai tecnici e ai praticanti della scherma olimpica e scherma storica sportiva, oltre a corsi di formazione per istruttori e maestri di scherma nell’ambito del sistema di qualificazione dell’Accademia Nazionale di Scherma (SIQMA) ed eventi agonistici in collaborazione con il Comitato Regionale della Federazione Italiana di Scherma, come la gara di Qualificazione alla Coppa Italia Nazionale e alcune edizioni della Coppa Città di Carrara, giunta alla sua 34^ edizione. La sede che abbiamo individuato è stata quella dei padiglioni della Carrarafiere: uno spazio decisamente versatile, capace di assolvere alle necessità di ospitare al meglio iniziative con obiettivi diversi: dal convegno, al seminario tecnico, alla competizione agonistica.
Certo, si tratta di una struttura che, in gran parte, mostra tutti i suoi anni e avrebbe bisogno di un’efficace ristrutturazione e modernizzazione, come la sistemazione degli ambienti, l’adeguamento degli impianti di illuminazione e di riscaldamento (magari sfruttando la grande esposizione al sole per un efficace sistema fotovoltaico) eccetera. Ma è indubbiamente una risorsa fondamentale su un territorio, che ha drammatiche carenze di spazi adeguati per eventi e iniziative di qualsiasi genere. La fiera ha grandi disponibilità di ambienti e di servizi. Proprio grazie a come è stata pensata al momento della sua realizzazione, intervenendo oggi con investimenti mirati su strutture modulari mobili, sarebbe possibile adeguarla alle varie esigenze e renderla perfetta per accogliere qualsiasi evento, anche di grandissimo livello. Riteniamo però che non sia assolutamente necessario dedicare un solo padiglione del complesso fieristico alle attività sportiva, come ventilato da diverse parti: sarebbe assolutamente riduttivo, proprio per la versatilità della struttura che si presta a essere predisposta a seconda delle varie esigenze. Allo stesso modo riteniamo che sarebbe assolutamente sbagliato destinare gli spazi fieristici ad attività di allenamento stanziali, come alternativa alla mancanza sul territorio di strutture dedicate ai vari sport. Come sa bene chi opera in ambito sportivo, i padiglioni della Carrarafiere non sono adatti a un’attività didattica quotidiana di allenamento e di formazione sportiva. Il problema della mancanza di strutture adeguate per le tante Asd che operano sul territorio di Carrara può e deve essere risolto in altro modo.
Cosa non da poco, nelle nostre esperienze abbiamo trovato una disponibilità e un sostegno umano e professionale da parte del personale impiegato che raramente abbiamo incontrato altrove. Crediamo fermamente che la comunità di Carrara, nelle sue varie componenti, a vari livelli – non solo quindi l’amministrazione di Carrarafiere – dovrebbe ragionare seriamente sul futuro di questa risorsa indispensabile per il nostro territorio, anche in ambito sportivo, aumentando il calendario degli appuntamenti e dando la possibilità di organizzare iniziative ed eventi a costi più contenuti, anche per le piccole ASD. Un modo efficace e virtuoso per incentivare lo sviluppo del turismo sportivo su un territorio che ha davvero bisogno di investire su risorse alternative all’escavazione del marmo.