Parte L’Identikit: un nuovo modo per raccontare luoghi, fatti e persone seguendo l’ironia e la sensibilità di Silvia Meacci.
foto di Silvia Meacci
Nome: Cartabianca. Il nome è stato scelto per sottolineare l’offerta gastronomica varia e in divenire, tanto da lasciare “carta bianca” a chi volglia scegliere un menù mirato per eventi personalizzati.
Età: Il Bar pasticceria di Calenzano è il primogenito, nato nel 2012, cui sono seguiti gli altri cinque punti Cartabianca. A San Mauro a Signa il ristorante Cartabianca Club è nato 5 anni fa.
Aspetto fisico: moderno, elegante, bianco o nero.
Temperamento: cordiale, intraprendente, familiare, tradizionale ma innovativo.
Segni particolari: materie prime eccellenti, elementi semplici ben lavorati quasi da zero. Nessun uso di preparati. Pizze sottili o veraci accompagnate da bollicine.
Luogo di residenza: Firenze: bar pasticceria all’ Osmannoro, a Novoli, a Firenze Nova. Ancora due bar pasticceria a Calenzano e a Prato. A Sesto Fiorentino il Forno Cartabianca e a San Mauro a Signa il ristorante Cartabianca Club.
Lingue parlate: italiano nella tradizione della pizza, nei vini, quasi esclusivamente nazionali, nei piatti tradizionali come la carbonara con contaminazione di tartufo. Un occhio rivolto alla Francia, nel petto d’anatra all’arancia e anche un dialogar esotico con il mango. Si parla giapponese con il sushi nell’aperitivo in Via Panciatichi e con il “Sashimi di tonno”, il “Tataki di tonno” o il “Trancetto di branzino con l’alga nori” al Cartabianca Club.
Colori preferiti: il bianco assoluto dell’arredamento e tutti i colori dei prodotti naturali, dal campo al mare. Sulla tavolozza un fondo bruno e una coloratissima giardiniera fatta in casa.
Specialità: Polenta e moscardini, piatto costante del menù che altrimenti si alterna con il variare delle stagioni. La croccantezza della polentina si sposa con la sapidità del polpetto al pomodoro. Si ispira al “polpo alla Luciana”, ma è senza olive. Da provare assolutamente. Abbinamento cibo e vini eccellente: segnaliamo il Franciacorta Satèn Follador con profumo di lieviti e una nota citrica a sgrassare l’uovo cotto a bassa temperatura per un’ora, posato su crema d’asparagi e decorato con uova di lompo.
Cosa succede:
Cartabianca parteciperà a Parma al trentunesimo Campionato mondiale della pizza, che si terrà ad aprile. L’anno scorso si sono sfidati 700 pizzaioli provenienti da 52 paesi e anche per l’edizione 2024 sono attesi tanti concorrenti da tutto il mondo. Molte le categorie in cui si potrà competere: Pizza Classica, Pizza in teglia, Pizza Napoletana STG, Pizza in pala, Pizza più larga, Freestyle, Pizzaiolo più veloce (vince chi allarga più velocemente cinque dischi di pasta) e altri trofei per la pizza senza glutine o bio. Parecchio divertente sarà assistere alle performance per aggiudicarsi il titolo del “World Pizza Team” tra squadre composte da 6 concorrenti, uno per ogni categoria di cottura. “Vincere assieme darà ancora piu soddisfazione!” Dei suoi 4 tipi di impasto e delle varianti gourmet, Cartabianca molto probabilmente presenterà a Parma la “Pizza carbonara” a impasto sottile. Gareggerà forse nella specialità “Pizza a due”, in cui Chef e pizzaiolo lavorano in combinata per realizzare una pizza davvero unica, ma dobbiamo attendere aprile per saperne di più. Pare infatti che la tecnica di presentazione della loro pizza in gara sia ancora in fase di studio e quindi una sorpresa tutta da svelare. Il brand Cartabianca non è nuovo alle competizioni. Ricordiamo come la loro schiacciata alla fiorentina, il tipico dolce carnecialesco, si sia guadagnata un’ottima posizione nel recente contest 2024.
Sito Internet: https://www.cartabiancacafe.it/