Se ne è andata in una grande festa, di quelle che, sicuramente, a lei, sarebbero piaciute molto. C’era la musica: il tanto amato coro Gospel e poi, fuori dalla chiesa alcune canzoni famose e struggenti di Freddy Mercury e di altri cantanti. C’erano tutti i compagni di scuola del suo percorso scolastico, da quelli delle elementari ai compagni dell’istituto Salvetti di Massa, gli ultimi, quelli che hanno assistito all’ultima crisi che, poi, l’ha portata via. C’erano tutti gli amici del Club Scherma Apuano, con la divisa da gara e i fioretti e le spade alzati in alto al momento dell’uscita della bara dalla chiesa del Duomo di Carrara, dove si è tenuto il funerale. C’erano proprio tutti quelli che, anche per poco tempo, hanno conosciuto Martina Sironi, la giovanissima ragazza campionessa di forza e di voglia di vivere, che ha combattuto per tutta la sua breve vita contro un male terribile che le ha tolto la vista e l’uso delle gambe. A salutare Martina sono venute anche delegazioni di medici dall’ospedale Meyer di Firenze, che l’ha avuta in cura sin da quando è nata, e del centro specialistico di Conegliano Veneto, dove aveva fatto alcuni percorsi terapeutici. Ad officiare la messa, oltre al parroco del Duomo, Don Piero Albanesi, anche il vescovo di Massa Carrara padre Mario Maccari e don Raffaello Piagentini, che per tanti anni era stato amico e punto di riferimento per Martina e per la sua mamma. Sono state le parole di Don Raffaello a colpire più a fondo: il suo ricordo di una ragazza che univa a una prodigiosa allegria, anche una straordinaria profondità di sentimenti e di animo. “Un dono” l’ha definita Don Raffaello e ha concluso il suo intervento gridando il suo “grazie” per averla conosciuta. Toccanti anche i saluti letti dai compagni di scuola di Martina: in tutti, il rammarico di non aver potuto passare più tempo con lei. L’ultimo saluto a Martina ha richiamato un numero enorme di persone che ha riempito il duomo di Carrara e che, poi, ha aspettato nella piazza esterna che il carro funebre partisse verso il cimitero. Frastornata e sommersa da testimonianze di affetto e di amicizia, la mamma di Martina, Sonia Paolini ha aperto le braccia e urlato un ringraziamento a tutti in mezzo alla piazza.