Teatro di Terra è un sogno nato da Soledad Nicolazzi e Dalia Padoa, che dopo un’esperienza ventennale nell’autoproduzione di spettacoli di teatro civile e per ragazzi, hanno deciso di trovare una “casa”. Hanno così acquistato uno stabile in centro a Carrara, in vicolo San Piero, che da alcuni anni, in continuità con la tradizione libertaria della città, è stato adottato da artisti e abitanti con murales, affreschi e piante. TdT vuole essere un luogo in cui, chi è interessato all’arte performativa, può trovare un punto di riferimento: vi si svolgeranno spettacoli, laboratori, incontri, con attenzione particolare all’ambiente e alle relazioni. Pochi mesi fa era un capannone fatiscente e una discarica a cielo aperto. È stato bonificato dall’amianto ed è stato ideato un piano di autocostruzione in bioedilizia, sotto la guida e l’entusiasmo dell’architetto Mariagrazia Contarini e di Dino Mengucci, fondatore del Centro per l’Educazione Ambientale Panta Rei in Umbria. Si è formato un gruppo di amici e volontari provenienti dalla provincia apuana e dal resto d’Italia, dalla Francia e dalla Spagna. Per la costruzione dei muri sono stati utilizzati legno, terra e paglia secondo la tecnica del Torchis. Ora mancano i rivestimenti, il pavimento, gli impianti e l’adeguamento della struttura alle esigenze specifiche delle persone a mobilità ridotta. È in corso una campagna di raccolta fondi per aiutare a sostenere queste spese: c’è tempo fino a metà marzo per donare, e dare vita a uno spazio aperto ad artisti e alla comunità, che darà la possibilità di ospitare circa 50 spettatori. Prossime iniziative: 8 marzo, davanti al Teatro di Terra, alle 18,30, “voci al femminile”. Il 15 marzo, alle 20,30, cena al circolo Arci “i Baccanali”, in via San Piero, a Carrara.