foto di Silvia Meacci
Per quattro giorni Firenze sarà investita dalla magia e dall’eleganza di una miriade di eventi collegati alla fiera invernale per la moda e il lifestyle maschili. È arrivato in città “Pitti Uomo 105” e, in concomitanza con la grande kermesse, la Galleria Immaginaria-Libreria Einaudi di Firenze accoglie “Simulacra“, la mostra fotografica di Pietro Schillaci e Roberto Pupi, poliedrici artisti giunti alla loro ottava collaborazione, i cui scatti sanno esposti fino al 24 gennaio.
Foto di oggetti di alta moda, degli anni ‘70, ‘80 e ‘90, disposti alla parete o sospesi parallelamente al soffitto. Dettagli amplificati al micro obiettivo che divengono simulacri, parvenze della realtà da cui si discostano, per assumere valenza e valore propri, oscillando tra l’apparire e l’essere, tra scialbatura e realtà. Profumi, bottoni, calzature, tessuti, borchie tra cui spiccano i primi piani degli orologi, da sempre simbolo “memento mori”.
Ed è interessante notare come anche “Pitti Uomo” abbia scelto il tempo come tema cardinale della edizione 2024. Il video promozionale mostra su sfondi di orologi e skyline internazionali modelli molto somiglianti ma di età diverse che si alternano incessantemente. “Oggi le nuove tecnologie ci tengono in bilico fra tempo reale e tempo virtuale – ha commentato Angelo Figus, creative director della nuova campagna pubblicitaria – Tempo e spazio possono essere forzati in un rimando tra realtà e rappresentazione, verso e metaverso, intelligenza umana e artificiale”.
La maggior parte delle foto della mostra “Simulacra” è in tela montata su blocchi di polistirolo rifiniti poi in stucco per suggerire l’idea della pietra, giocare con i concetti ambivalenti di leggerezza e pesantezza e, a mio avviso, di corposità, vita e di morte. “Sono simulacri perché anche la moda ha aspetti di sacralità”, ha detto Roberto Pupi durante il vernissage della mostra.
Gli scatti resi tridimensionali ricordano per analogia i “simulacri vestiti”, vale a dire quelle “effigi religiose interamente modellate e rivestite di abiti in tessuto“. Una pratica diffusa in Italia dalla metà del ‘500 in cui la vestizione della Madonna permetteva ai fedeli di dedicarsi con cura ad aspetti estetici e tattili e sviluppare così familiarità e maggiore devozione per la divinità. Durante le processioni capitava che il vento muovesse gli abiti delle effigi, suggerendo un alito di vita nella statua stessa. Allo stesso modo le foto di Schillaci e Pupi risultano vive. Presentano delle pieghe e delle grinze, volute, al fine di superare la dimensione della fissità e della linearità.
SIMULACRA
dal 9 al 24 gennaio 2024
( Chiuso la domenica )
Galleria Immaginaria
Via Guelfa 22 A/R Firenze
INFO: 055 2654093
PITTI IMMAGINE UOMO
dal 9 al 12 gennaio 2024