Quando un anno solare volge al termine, scatta impietoso il rituale del bilancio. È andata bene? È andata male? È andata così così? Ho realizzato tutti, mezzi o nessuno degli obiettivi che mi ero posto? L’intera annata è diventata, da tempo, una rincorsa senza senso al famigerato successo, Moloch che tanto pretende e ben poco concede, se non in maniera effimera ed assai fuggevole. E allora, mentre il 2023 a lunghi passi se ne va, sono a chiederVI, con la presente: rallentate un po’, rilassatevi, sciallatevela e, se gli obiettivi arrivano, bene… se non arrivano, o arrivano a metà, bene lo stesso. Se non credete a chi scrive, credete almeno al Destino: avete notato che il primo giorno dell’anno nuovo sarà nientemeno che un LUNEDÌ FESTIVO? Come cantava a suo tempo Lorenzo Cherubini/Jovanotti in “Bella“:
“Bella,
come un Lunedì
Di vacanza,
Dopo un anno
Di lavoro…..”.
Se questo palese ossimoro non è un segno del Destino abbastanza potente per Voi, considerate dunque che la prima festività del 2024 nuovo di pacca (ed ultima per un bel po’), quell’Epifania che, secondo la tradizione, “Tutte le feste si porta via”, a ‘sto giro casca di sabato …pertanto, alla faccia della Befana, il giorno dopo sarà Domenica, quindi ancora festa😄!
Chiaro? Che sia un 2024 con maggior relax e molta meno pressione, che diamine! Ma se non riesce a farvelo capire manco il Fato, io alzo le mani, eh…
Buon Anno Nuovo a Voi, comunque😊
“Tutta l’esistenza danza, tranne l’uomo; tutta l’esistenza si muove in un modo molto rilassato; certamente il movimento esiste, ma esso è profondamente rilassato. Gli alberi crescono, gli uccelli cinguettano, i fiumi scorrono, le stelle ruotano: tutto avviene in una maniera molto rilassata. Non c’ è fretta, furia, preoccupazione o spreco: questo succede solo all’uomo che è rimasto vittima della propria mente.” (Osho)