“La pace e il pane sono diritti fondamentali di ogni bambino nel mondo”: questo il messaggio del vescovo diocesano, monsignor Mario Vaccari, appartenente all’Ordine dei Frati Minori, fondato da san Francesco d’Assisi, pronunciato davanti al bambinello, nella grotta di Equi Terme, nel comune di Fivizzano, in occasione dell’inaugurazione del Presepe Vivente del borgo lunigianese. Dopo aver recitato il Padre Nostro e impartito la benedizione, il vescovo ha invitato tutti i presenti a riflettere sul significato profondo del Natale, ricordando le sofferenze dei bimbi di Gaza e Betlemme, riprendendo il messaggio di Papa Francesco. La Natività di Equi Terme ha chiuso nella serata del 26 dicembre la sua trentatreesima edizione, iniziata sabato 23 dicembre, coinvolgendo come sempre l’intera comunità che ruota attorno al borgo e attirando numerosi visitatori giunti anche da fuori regione e da fuori Italia. L’atmosfera natalizia ha avvolto l’antico borgo, con le sue strette vie e le antiche case in pietra, che hanno fornito il perfetto scenario per la rappresentazione del Presepe Vivente. Oltre centocinquanta i figuranti hanno preso parte all’evento, vestendo abiti d’epoca e interpretando i personaggi dal Bambino Gesù a Maria e Giuseppe, dai pastori ai Re Magi e poi: arrotini, tornitori, falegnami, fornai, telaiste. Non sono mancati centurioni, battitori di monete e zampognari. Tutto con scene rappresentate con grande cura e attenzione ai dettagli. La musica natalizia ha accompagnato l’intera rappresentazione, creando un’atmosfera magica, con la possibilità di assaporare i piatti e le bevande tipici della tradizione natalizia, tra cui il vin brulè e altre specialità culinarie, contribuendo a rendere l’esperienza ancora più autentica e coinvolgente.
Nell’ultima serata, un’altra presenza francescana ha contraddistinto il Presepe Vivente con la visita di fra Gianluigi Ameglio, guardiano del convento di Gaggiola alla Spezia. “Quest’anno il Presepe Vivente di Equi Terme – ha detto il presidente dell’associazione organizzatrice Fabio Furio – ha avuto un significato speciale, grazie alla presenza del Vescovo della diocesi e alla visita a Papa Francesco a Roma a metà dicembre. Siamo orgogliosi per un’iniziativa che ha portato gioia e speranza nel cuore di tanti assieme al fascino e alla tradizione. Ringrazio tutti i figuranti e i collaboratori che hanno reso possibile questa bellissima esperienza”.