di Cristian Samarpan Bertoli e Selenia Erye
Eccoci: siamo arrivati a descrivere il segno che dà l’avvio alla stagione fredda, che segna l’inizio delle scuole, che ridà un certo ordine sociale per così dire, dopo il lungo periodo estivo. Sto parlando del segno della Bilancia. Lo temo un po’, sono sincera e sono anche quasi imbarazzata nel parlarne. Ho avuto modo di conoscere molte persone nate sotto questo segno, con una di queste ho vissuto per più di vent’anni. I nati sotto il segno della Bilancia sono solitamente attenti a far quadrare le cose, calmi e socievoli. Diplomatici ed esteti, vivono, di solito, le emozioni interiormente, mostrare le inquietudini per loro è difficile. Molto pignoli in quanto a puntualità, ho imparato, frequentandoli, ad arrivare sempre un quarto d’ora prima dell’orario previsto agli appuntamenti. Mi scappa quasi una risata. Per questo segno mi fermo qui, per lasciare parlare il vero esperto in materia, Cristian a te la parola.
Grazie a te Selenia per la tua introduzione! Come accennavo nell’articolo precedente, con il segno della Bilancia entriamo in un nuovo ciclo “a specchio” in cui possiamo vedere i restanti sei segni zodiacali, a partire dalla Bilancia per arrivare fino ai Pesci, come una sorta di contraltare dei sei segni precedenti. Detto in altri termini possiamo pensare lo zodiaco come sei coppie di segni opposti, anziché come dodici segni individuali e separati tra loro. Secondo questa prospettiva, la Bilancia sarebbe “l’altro lato” dell’Ariete, la sua polarità opposta e complementare. Questo modo di vedere le cose, in realtà ha molto a che fare proprio con l’archetipo della Bilancia, che non a caso è il primo segno che presenta a livello figurativo un oggetto simbolico, anziché un animale o un umano. Un oggetto “a due braccia” nella fattispecie. Il fatto che questo oggetto sia una bilancia la dice lunga sulle caratteristiche salienti di questo segno: essa infatti ha lo scopo di mettere in relazione due cose tra loro. Potremmo anche dire che per una Bilancia non esiste mai solo un piatto, un solo soggetto, un solo punto di vista, una sola ragione. Esiste sempre anche l’Altro. Con la A maiuscola, perché per una Bilancia l’Altro è essenziale: essa non può conoscersi, non può misurarsi, senza mettersi in relazione con l’Altro da sé. Non a caso è governata da Venere, il pianeta che rappresenta le relazioni, oltre che la bellezza. E non a caso è cosignificatore della settima casa, ossia della fetta di tema natale che si riferisce a tutti i rapporti stretti: quelli, per intenderci, che un astrologo va a vedere per valutare le associazioni, le società, i soci in affari e tutto ciò che ha a che fare con le relazioni stabili e con il matrimonio. Proprio per questa sua capacità innata di mettersi sempre nei panni dell’Altro, la persona con forti valori in Bilancia presenta, spesso, spiccate doti da mediatore. In questo senso, potremmo dire che difficilmente si “sbilancia” prendendo una posizione. Così per esempio possiamo facilmente comprendere come prediliga un atteggiamento e un clima collaborativo, anziché uno competitivo. E qui, per inciso, possiamo già notare come in questo si opponga all’Ariete che, come abbiamo detto nell’articolo dedicato a questo segno, ha sempre bisogno di mettersi in competizione e di lottare per qualcosa. La bilancia al contrario odia i conflitti e vorrebbe sempre cercare di mettere tutti d’accordo. Di temperamento generalmente cordiale e pacato, sogna un mondo in cui prevalga l’armonia. Non a caso il celebre Mahatma Gandhi aveva sia il Sole che l’ascendente in Bilancia. Di solito la Bilancia presenta una certa maestria nel far sentire a proprio agio le persone attorno a sé. Chi nasce con il Sole in questo segno ha il compito evolutivo di imparare ad ascoltare i bisogni degli altri, e non è raro che questo finisca per diventare una delle ombre principali di questo archetipo, che spesso mette le necessità degli altri davanti alle proprie. Che spesso preferisce danneggiare se stesso piuttosto che correre il rischio di danneggiare gli altri. Il vero compito arduo di chi nasce sotto l’influsso di questo segno, infatti, è di trovare un sano equilibrio proprio stando in relazione con l’Altro e con i suoi bisogni. Nel pieno rispetto di entrambi. Cosa che, appunto, molto difficilmente riesce a fare, perché come dicevo tende spesso a dare più attenzione all’Altro che a se stesso. Chi nasce con forti valori in Bilancia inoltre ha la capacità innata di valutare le situazioni in tutti i loro “pro” e i loro “contro”. E questo può essere davvero faticoso, per non dire estenuante, perché spesso porta ad una difficoltà estrema, quasi patologica, nel saper prendere delle decisioni, a volte anche apparentemente banali. E anche in questo si contrappone all’Ariete, con la sua immediatezza e la sua celebre risolutezza. L’individuo fortemente caratterizzato da valori bilancini deve sempre soppesare tutto, valutando anche l’eventuale impatto che le sue scelte potrebbero avere sugli altri. Come vedete, per una Bilancia, gli altri sono sempre presenti. Dirò di più, tra tutti i segni è, probabilmente, quello che sente di più la necessità di avere qualcuno con cui confrontarsi, stringere alleanze, condividere, fare squadra. Una bilancia quando resta da sola si sente rotta, senza un “braccio”. Gli manca qualche cosa di costitutivo, di essenziale. Non è solo una questione di “compagnia”, o di “ferita abbandonica”. Non è qualche cosa che possa essere “curato” o sistemato, sostituito eventualmente con altri impegni o interessi. È qualche cosa di molto più profondo, che ha a che fare con il proprio “DNA spirituale”. Semplicemente non è nata per stare da sola, anche se può benissimo farlo. Isolarsi in una caverna come un eremita significherebbe per lei mancare al suo compito evolutivo principale. La Bilancia rappresenta, per noi tutti, non solo per chi ha valori in questo segno, il fatto che noi siamo animali sociali. Siamo vivi perché qualcuno si è preso cura di noi. Nessuno di noi sarebbe vivo, se non esistesse l’Altro. E abbiamo bisogno degli altri per imparare, per evolvere, per crescere, per maturare. Non a caso tra tutti gli animali abbiamo sviluppato il linguaggio in maniera così preponderante, raffinata e articolata. A che servirebbe il linguaggio se non avessimo qualcun “Altro” a cui comunicare, con cui condividere, con cui crescere e confrontarci? La verità di cui l’archetipo della Bilancia si fa portatore, è quella verità tanto cara ai filosofi greci come Socrate e Platone. Quella verità che nasce dal dialogo – dia-logos – dalla dialettica, dagli opposti, dal confronto, dal fatto che, senza di te che metti in discussione la mia visione del mondo, tutta la verità sarebbe cosa morta. Già detta, già pensata, già data. Una volta per tutte. Resta ancora un tratto tipico del segno da analizzare, facilmente derivabile dal fatto che Venere ne sia il pianeta governatore. Venere, infatti, è famosa soprattutto per essere la Dea della bellezza, e possiamo riscontrare spesso una spiccata sensibilità estetica in chi ha forti valori in Bilancia, tra i quali potremmo elencare tanti artisti, ma anche molti stilisti, grafici pubblicitari, architetti, oltre che molti celebri filosofi e maestri nell’arte del pensiero. Un esempio significativo di nativo del segno, che mette insieme sia le doti artistiche, che una certa sensibilità per la pace e l’armonia universale, potrebbe essere John Lennon.
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