Le vacanze di Natale iniziano sempre intorno al 22 dicembre. Noi di Diari Toscani le facciamo iniziare con un piccolo anticipo, partendo da oggi, con una nuova rubrica dedicata al periodo di festività che sta per iniziare. Forse perchè quella bellissima sensazione di “tempo regalato” dato dalle vacanze di Natale quando si andava a scuola è ancora presente in tutti noi o forse perchè il Natale porta con sè ricordi, racconti, tradizioni, riflessioni e noi siamo tutti dei narratori, o forse, ancora, perchè, per quanto commercializzato, bistrattato, svilito, brandizzato, comunque il Natale una piccola strada per arrivare al cuore la trova sempre, noi tutti che scriviamo da quasi tre anni su queste pagine abbiamo deciso di raccontarvi i nostri ricordi di Natale, le nostro storie, i nostri pensieri. Vacanze di Natale sarà la rubrica che ci accoglierà tutti e che, speriamo vi regalerà un sorriso. Un modo per sentirci più vicini e per augurarci che nel futuro di ognuno di noi ci sia solo il meglio.
A Natale serve solo l’amore…
di Selenia Erye
Il Natale è ormai è alle porte ed io sento in lontananza il suono delle campanelle che ho sistemato sul mio amato Albero. Il periodo prenatalizio mi riporta sempre ad analizzare la mia vita, a fare valutazioni su quello che è stato e su quello che potrà essere. Di tempo ne è passato, da quando lo aspettavo con ansia, nell’attesa di trascorrere quei giorni dai miei nonni materni. Ricordo ancora il sapore della cena frugale della vigilia, fatta prevalentemente di verdure e fagioli enormi. La tavola non era grandissima, ma ci stringevamo, tutti gli zii al completo, ed il posto si trovava sempre per tutti. Avevamo poco, ma in realtà mi facevano tutti sentire ricchissima: i loro racconti, le loro risate ed anche le discussioni rendevano il tutto indimenticabile. Mi piaceva l’idea della lunga preparazione: infatti se la cena della vigilia era povera, il pranzo di Natale era ricchissimo. I “tordelli massesi” erano il piatto forte, passavamo pomeriggi interi a prepararli: nessun ingrediente doveva mai mancare, come il “ poverino” (timo) ingrediente indispensabile per dare un sapore unico al piatto. Ho trascorso anni a ritrovare quel perfetto equilibrio durante la preparazione dei “tordelli”, purtroppo non ci sono più riuscita. I regali mi interessavano, ma quello che mi piaceva di più era stare con tutti loro. Poi il tempo è trascorso, il Natale non ha avuto più lo stesso sapore, la malinconia per quello che era stato ha sempre aleggiato su di me. Ho cercato di ricreare quell’atmosfera gioiosa e conviviale per le mie figlie, ho sempre voluto che per loro fosse speciale: le attese della vigilia, l’arrivo di Babbo Natale ed il risveglio del venticinque mattina. I loro occhi pieni di gioia, il loro entusiasmo… quanto amore che c’è stato. Ora stanno crescendo, ed altri Natali mi aspetteranno. Come saranno, non lo so. Le cose cambiano, si modificano anche senza il nostro volere. Resto sempre ferma nella mia convinzione: che la differenza sta nelle piccole cose, nei piccoli gesti. Aspiro a trascorrere del tempo con tutte le persone che amo, mi piacerebbe stare con loro sul divano a guardare vecchi film. Intrattenermi in discussioni, poter ridere e scherzare, preparare in anticipo i tordelli tipici, sporcarmi di farina per risentire nella testa la voce di mia mamma e di mia nonna che mi dicono come devo fare. Sono cresciuta in una famiglia di donne, ed ora mi mancano tutte tantissimo, specialmente per Natale.
Auguro a tutti, ma proprio a tutti di vivere momenti pieni d’amore con gli affetti più cari, l’unica cosa che conta. Non servono spese folli, abiti firmati: quello che serve è l’amore, l’affetto, la tolleranza, la pace ed il perdono. Donate un piccolo oggetto a chi ne ha bisogno, chiedete a chi vi sta vicino se sta realmente bene. Cercate di non far sentire soli i vostri conoscenti.
Buon Natale, Selenia.