Nessun appellativo è più calzante come quello di Regina Madre per la figura di Caterina de’ Medici. Figlia di Lorenzo de’ Medici e Maddalena de La Tour, principessa francese legata a Francesco I, monarca di Francia, Caterina Maria Romula de’ Medici nacque il 13 aprile del 1519. Nello stesso mese di aprile morì sua madre e nel mese di maggio anche suo padre. Rimasta orfana, Francesco I pretese che fosse allevata in stile francese, anche per usarla come ostaggio in caso di controversie con le ingarbugliate vicende italiane. Caterina crebbe a Roma sotto la tutela di Clarice Orsini. Nel 1525, il nuovo papa Clemente VII fece trasferire Caterina nel Palazzo Medici. Il pontefice si alleò con i francesi, ma la sconfitta nella battaglia di Pavia pose il Vaticano sotto la rivalsa imperiale e sotto al sacco di Roma il 6 maggio del 1527. Nello stesso anno i fiorentini si ribellarono al governo del cardinal Passerini e Caterina fu presa in ostaggio fino al 12 agosto del 1530, quando tornò a Roma da Clemente VII. Il Papa organizzò il matrimonio della giovane Medici: la scelta cadde sull’erede al trono di Francia, Enrico duca d’ Orléans. Caterina iniziò ad apprendere la lingua francese e studiare da futura regina. Nel mese di ottobre del 1533 Caterina de’ Medici giunse a Marsiglia e alla fine dello stesso mese convolò a nozze con Enrico. La morte di Clemente VII e l’ascesa al soglio pontificio di Paolo III, sconvolse gli equilibri. Il nuovo Papa si rifiutò di pagare la dote per Caterina e Francesco I la prese leggermente sul personale. La ragazza toscana non si perse d’animo e entrò nelle grazie dei francesi. Inventò la cavalcata all’amazzone durante una battuta di caccia e fu ammirata per la sua vasta cultura. Caterina de’ Medici conosceva molte lingue e la sua innata curiosità la spinse a studiare varie materie, tra le quali: matematica, teologia, alchimia, astronomia e storia dell’arte. Nel 1536 il primogenito di Francesco I morì e conseguentemente Enrico e Caterina divennero legittimi eredi al trono. Caterina de’ Medici in quel periodo soffrì perché non riusciva a restare incinta e aveva timore di essere ripudiata. Dopo cataplasmi e bevendo cose indicibili, Caterina rimase incinta e nel gennaio del 1544 nacque Francesco, poi nel 1544 Elisabetta, nel 1547 Claudia, nel 1549 Luigi che morì dopo un anno e l’anno successivo Carlo IX e poi ancora Enrico nel 1552 e Margherita nel 1553 e infine Ercole Francesco nel 1554. Insomma le cose indicibili sono meglio dell’acido folico. Nel frattempo, durante il mese di marzo del 1547, Caterina de’ Medici divenne Regina di Francia accanto a Enrico II che, nelle vesti di sovrano, dovette tornare sul campo di battaglia in un conflitto che, nel 1552, lo portò ad est del regno. In quel periodo Caterina divenne reggente del trono di Francia. Nel 1559 Enrico II cadde da cavallo durante un torneo cavalleresco e, dopo qualche giorno di agonia, morì nei primi giorni del mese di luglio. Da quel giorno Caterina, contravvenendo alla tradizione che imponeva alle regine di indossare il colore bianco, si vestì esclusivamente di nero. Divenne re di Francia il quindicenne Francesco II e Caterina de’ Medici, contro ogni protocollo, affiancò il suo giovane figlio e lo protesse, in quanto il ragazzo era molto cagionevole. In quel periodo – gli anni dello scisma luterano – riuscì anche ad essere il punto di equilibrio tra cattolici e protestanti. La congiura di Amboise, nel marzo del 1560, in cui gli ugonotti tentarono di rapire Francesco II, fallì e, pagandone le ovvie conseguenze, solo il principe di Condé si salvò per insufficienza di prove. Alla fine di quello stesso anno morì il re Francesco II e salì al trono Carlo Massimiliano che aveva dieci anni: il ruolo di Caterina divenne ancora più importante. La regina seguiva due correnti: l’erasmismo, ossia una politica di pace e il neo-platonismo, che sottolineava la missione divina del sovrano. L’editto del 17 gennaio del 1562 sancì di fatto le idee della regina e quando Carlo divenne maggiorenne Caterina si defilò, venendo tuttavia richiamata dallo stesso re a coadiuvarlo nelle azioni da compiere. In quegli anni Caterina fece costruire alcune regge reali e organizzò un viaggio per suo figlio che durò molti mesi. Lo accompagnò in ogni tappa per farlo conoscere e cercare di dirimere le continue lotte tra cattolici e protestanti. Tuttavia nella notte tra il 23 e il 24 agosto del 1572 ebbe luogo il massacro detto della notte di San Bartolomeo. Gaspard de Coligny venne ucciso e ci furono conseguenze sul regno riguardo alla troppa invadenza di Caterina sulle decisioni del re Carlo IX, le fu coniato l’appellativo di: Regina nera. Nel 1574 Carlo IX morì e ascese al trono Enrico III, richiamato dalla Polonia, dove era sovrano. Caterina si defilò, anche perché riteneva Enrico il più abile dei suoi figli. La regina rimase comunque l’ombra, sempre tentando di far regnare la pace e nel 1585 partì per riportare i Guisa all’ordine. L’anno successivo diede in via ai negoziati con Enrico di Navarra e fu acclamata dal popolo francese che apprezzò la sua forza di volontà per la concordia della Francia. Una dimostrazione della sua popolarità fu quando, nel 1588, durante la Giornata delle barricate, percorse a piedi le strade di Parigi senza il timore di essere ferita. Alla fine di quello stesso anno si ammalò e morì nel Castello di Blois il 5 gennaio del 1589. Caterina de’ Medici, la Regina di Francia non fece fortunatamente ad assistere all’assassinio di suo figlio Enrico e alla fine della dinastia dei Valois. Caterina è stata una donna che ha rappresentato la Toscana ed è ancora oggi ricordata come l’unica e vera, Regina Madre.