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Diari Toscani

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Seravezza: Fusion, dialogo tra Italia e Hong Kong nel segno della scultura

DiDiari Toscani

Lug 23, 2021

L’atto scultoreo e la materia come strumenti di dialogo e incontro fra due culture lontanissime. Da questa idea, semplice e sfidante, nasce Fusion, progetto artistico che getta un ponte fra Italia e Hong Kong che ha preso avvio a maggio impegnando dieci artisti nella creazione a quattro mani di alcune opere che al culmine dell’iniziativa saranno esposte nei due Paesi. Un incontro non solo di sensibilità e linguaggi diversi, ma anche di materiali identitari dei rispettivi territori: il marmo bianco dell’area apuana e il legno della regione di Hong Kong. Ogni opera che scaturirà dal dialogo fra le cinque coppie di artisti vedrà infatti la “fusione” fra i due materiali.

Il progetto, a cura di Silvia Vannacci, è promosso dalla Fondazione Arkad, centro di promozione delle arti plastiche che ha sede a Seravezza, in Versilia, ai piedi delle Alpi Apuane, e l’Hong Kong Art Promotion Office, ente governativo che promuove la qualità degli eventi culturali e del tempo libero nella regione di Hong Kong. Sono partner del progetto il comune di Seravezza e l’istituto italiano di cultura di Hong Kong. Assicurano il loro patrocinio il consolato generale d’Italia e il Visual Arts Centre di Hong Kong, la Fondazione Terre Medicee, ente gestore del Palazzo Mediceo di Seravezza patrimonio Unesco, le province di Lucca e Massa Carrara e una lunga lista di altri enti e istituzioni pubbliche e private dei due Paesi.

Se avrà il successo che auspichiamo, l’evento di quest’anno sarà il primo di un ciclo che vorremmo realizzare per porre il marmo italiano, in particolare il bianco che si estrae dalle cave delle Alpi Apuane, in relazione con materiali provenienti da tutto il mondo: il legno, appunto, ma anche la carta, il metallo, il bambù – dicono gli artisti Nicolas Bertoux e Cynthia Sah di Fondazione Arkad -. L’obiettivo è in linea con le finalità statutarie della nostra organizzazione, ovvero favorire l’incontro fra esperienze artistiche e territori diversi, aiutare gli scultori nella realizzazione delle loro opere, esporre e far apprezzare l’arte al più ampio pubblico. Seravezza, la Versilia e la Toscana, che sono i luoghi in cui viviamo ed operiamo, stanno al centro di tutto questo, aperte alle connessioni e alle ricchezze culturali del mondo“.

Gli scultori coinvolti nel progetto Fusion sono stati selezionati da un panel di artisti, curatori, progettisti ed operatori del mondo dell’arte. Sono cinque per la sponda italiana: Francesca Bernardini, Lorenzo Vignoli, Flavia Robalo, Jacob Cartwright e Aurélien Boussin; e altrettanti per quella cinese: Lee Chin Fai, Chau Yuen Yuen, Ho Yuen Leung, Chu Cheuk Wai e Shum Ka Wai. Le dieci opere sono in fase di esecuzione da alcune settimane: cinque in marmo e cinque in legno. Sabato 24 luglio saranno presentate in anteprima a Seravezza nella sede Arkad a partire dalle ore 11 in videoconferenza con Hong Kong. L’evento, riservato ai soci della Fondazione, sarà un’occasione per conoscere meglio il progetto, vedere le opere appena realizzate, incontrare e dialogare con gli artisti e gli organizzatori. Al termine sarà offerto un piccolo rinfresco a base di prodotti locali.

Nelle settimane successive avverrà lo scambio: ogni artista riceverà l’opera di un collega e sarà chiamato a completarla sulla base di un progetto artistico condiviso e con il proprio materiale di riferimento. Nel mese di dicembre le sculture finite nei due materiali saranno esposte in simultanea presso la galleria della Fondazione Arkad e presso il Visual Arts Centre di Hong Kong, accompagnate da una sezione digitale che riunirà virtualmente e faccia apprezzare anche le opere non presenti fisicamente nel luogo dell’esposizione. Si lavorerà in prospettiva anche all’organizzazione di una terza grande mostra unitaria e alla programmazione di residenze d’artista fra Italia e Hong Kong.

La nostra città tiene viva una lunghissima e prestigiosa tradizione nella lavorazione del marmo – dichiara il sindaco di Seravezza Riccardo Tarabella -. Una tradizione segnata da un passaggio fondamentale, con la presenza di Michelangelo Buonarroti presso le nostre cave agli inizi del Cinquecento, e che dal XIX secolo vede un importante sviluppo anche sotto il profilo industriale, tanto che oggi sul nostro territorio sono attive alcune fra le maggiori imprese internazionali di trasformazione e commercializzazione dei pregiati marmi versiliesi e apuani. Una tradizione che è radicata nella cultura del nostro territorio e alla quale non è immaginabile rinunciare. Per questo, dobbiamo essere riconoscenti alle aziende e agli artisti che continuano a proporre l’impiego del nostro meraviglioso marmo in progetti d’arte e d’architettura nel mondo. La Fondazione Arkad si inserisce in questo contesto con una qualificatissima attività di tutela e promozione della cultura artistica del marmo che va avanti ormai da quasi un ventennio e che l’amministrazione comunale sostiene convintamente. Il progetto “Fusion” ne è un valido e promettente esempio“.

“Progetti come questo e come i precedenti organizzati da Fondazione Arkad coinvolgendo altre importanti realtà estere, in particolare dell’Estremo Oriente, sono una spinta all’internazionalizzazione del territorio che non può non essere apprezzata, condivisa e sostenuta dagli enti pubbliciaggiunge l’assessore alla promozione e valorizzazione del territorio del comune di Seravezza Giacomo Genovesi -. Come comune di Seravezza e Fondazione Terre Medicee, com’è avvenuto in questi ultimi anni, siamo quindi felici di essere stati coinvolti e di poter dare un contributo alla riuscita dell’iniziativa“.