di Lorenzo Tongiani classe IV E Liceo Scientifico Marconi Carrara
La violenza di genere è un problema diffuso e persistente in molte società nel mondo. Le donne sono spesso vittime di diverse forme di violenza, esercitate nella maggioranza dei casi, in ambienti casalinghi, che celano talvolta realtà terribili. Questi atti sono inaccettabili e rappresentano una grave violazione dei diritti umani. 105 sono le donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno corrente, 105 sono le donne vittime di “bravi ragazzi”, come qualcuno si ostina a chiamarli. È un numero, estremamente grande, pauroso ed inimmaginabile che deve farci pensare. Deve far pensare tutti. La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne mi ha fatto pensare, quest’anno più che negli anni scorsi, e, sinceramente, mi sono un po’ vergognato di essere uomo. Me ne vergogno, pur non essendolo ancora completamente, dato che sono un ragazzo. Il caso recente di Giulia Cecchettin, ennesima vittima di femminicidio da parte del fidanzato, mi ha turbato profondamente. Ciò che però mi fa provare rabbia è come per diversi giorni ci sia stato il continuo tentativo di difendere l’aggressore, appellandolo come “bravo ragazzo”, come se questa sua qualità lo rendesse inattaccabile dalle accuse. Adesso, mi domando: quanti di questi “bravi ragazzi” ci sono in Italia e nel mondo? Questo gioco deve finire. Le mani di chi dovrebbe proteggere, da un momento all’altro, diventano armi e spesso rimangono tali: uomini piccoli, con destini grigi, cupi, si scagliano contro chi colpe non ha, contro chi meriterebbe la massima protezione. Giovani donne che, da un giorno all’altro, lasciano questo mondo e giacciono nella bocca di un lago o all’ombra di un ponte. L’indifferenza contro la violenza, in questo come in tutti i casi, non fa altro che alimentare la motivazione di questi uomini, che si avventano contro le loro fidanzate, mogli, sorelle, figlie stringendole nella morsa della violenza, talvolta fino alla morte. Se è questo essere uomo, io non voglio diventarlo. Si può essere davvero uomini sono con la forza della dolcezza.