A Marina di Carrara lo conoscevano tutti. Tutti sapevano che, se erano in difficoltà, potevano andare da Zi’ Robe’ e lui li avrebbe sicuramente aiutati. Zi’ Robe’, come era chiamato, proprio per sottolineare il legame affettivo che instaurava con tutti, si chiamava, in realtà Roberto Magnani ed è stato il titolare di una delle più importanti agenzie marittime del porto di Carrara, attività che aveva rilevato dallo zio e che aveva portato al massimo splendore. Zi’ Robe’ se ne è andato nel 2016, all’età di 92 anni, dopo aver vissuto una vita piena di soddisfazioni, e, soprattutto di impegno a favore dei più sfortunati. La morte lo aveva colto all’improvviso, con un infarto, mentre svolgeva una delle attività che più amava, giocare a bocce alla bocciofila di Marina di Carrara, sua grande passione insieme all’inseparabile bicicletta, che usava per spostarsi e alla Carrarese, la squadra del suo cuore. Ma il ricordo della sua simpatia e della sua generosità non si è spento con la sua scomparsa ed ha continuato ad essere vivo in molti di coloro che lo avevano conosciuto. In particolare in Luciano Sartori, uno degli amici più vicini a Zi’ Robe’, che è stato l’ideatore e il principale artefice della realizzazione di un busto dedicato a Roberto Magnani, opera che verrà inaugurata domenica 19 novembre alle 10,30 all’interno del centro sportivo dei Vigili Urbani alla Doganella.
“Zi’ Robe’ era un uomo ricco e potente – ha spiegato Luciano Santoro – che, però, aveva a cuore tutte le persone disagiate che incontrava. È stato un grande benefattore: ha aiutato veramente tutti quelli che si sono rivolti a lui e non solo. Adorava i bambini ai quali pagava il gelato ogni volta che li vedeva in piazza Menconi, fuori dalla sua agenzia. Ma ha dato grossissimi aiuti a tante famiglie in difficoltà e lo ha sempre fatto in silenzio, cercando di mantenere il più possibile l’anonimato.”. Santoro, che è stato uno dei fondatori del comitato per Villa Ceci, da alcuni anni si è impegnato per onorare la memoria di Zi’ Robe’: “Può sembrare strano, ma è la verità. Qualche anno fa, dopo che Zi’ Robe’ era morto già da un po’ di tempo, in un periodo in cui non avevo più pensato a lui, né lo avevo ricordato perché preso dalle battaglie che ho sempre portato avanti per Marina, ho fatto un sogno in cui proprio lui mi diceva che per lui non avevo fatto niente. Da quel momento, per me, è diventato quasi un dovere la realizzazione di un busto che ricordi Roberto Magnani. All’inizio avevo creato anche un comitato dedicato a lui, ma, poi, con la pandemia le cose si sono complicate ed è stato molto difficile anche reperire i fondi per realizzare l’opera. Ho avuto per fortuna l’aiuto di alcune persone meravigliose e ci ho messo anche del mio e adesso, finalmente il busto di Zi’ Robe’ è pronto. È stata complicata anche la fase della scelta del luogo in cui collocarlo: in effetti avrei voluto poterlo mettere in piazza a Marina che è il luogo in cui c’era la sua agenzia e in cui lui passava tutti i giorni, ma non sono riuscito a parlare con il comune per ottenere il permesso. Quindi è stato scelto il centro sportivo dei Vigili alla Doganella perché anche lì, Zi’ Robe’ aveva molti amici. La speranza, comunque, è quella, in futuro, di poterlo trasferire sulla nuova passeggiata del porto, quando sarà ultimata”.