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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

L’ultimo dei chioschi

DiPietro Marchini

Nov 3, 2023

Buon giorno a tutti, sono o, meglio ero, un Chiosco Sportivo. Dico “ero” perchè mi trovo nel più totale degrado, in attesa che succeda qualcosa. Un chiosco per la comunità è una cosa importante: dovete tener presente che ne esistono di varie forme e dimensioni e con mansioni molto diversificate. Intanto si tratta di esercizi commerciali posti in luoghi pubblici, allo scopo di somministrare bevande e alimenti, vendita di giornali, ma anche informazioni turistiche. Può essere un capanno ombreggiato che si trova nei giardini per il riposo pomeridiano, o posto in luoghi panoramici con funzione di belvedere, ma potete trovarlo anche sulla spiaggia per fornire caffè o bibite. So anche dell’esistenza di un chiosco per spettacoli notturni, dal cui tetto si può osservare il cielo stellato e dalle finestre delle pareti, di notte, si possono vedere gli alberi che sembrano fantasmi. Vi posso anche dire che il mio nome deriva dal turco köşk e indica un “padiglione di forma rotonda o poligonale, formato di colonnine che sostengono una cupola, come luogo di riposo in giardini o terrazze”. Mi trovo a Marina di Carrara in via Garibaldi fin dagli anni Settanta e fui, per lungo tempo, punto di riferimento per molti sportivi che si fermavano a fare due chiacchere con il gestore mentre giocavano una schedina, tentando la fortuna. Ecco perché io so tante cose: sono i cittadini che me le hanno raccontate, anche se indirettamente. Oggi chi mi passa accanto non può che esprimere sentimenti desolanti, soprattutto se rivolti al ricordo di come ero un tempo. Ma il mio pensiero corre anche ad un altro monumento abbandonato, sto parlando di quello che i marinelli chiamano “’l furtin”. Potrebbe essere opportunamente ristrutturato e adibito ad incontri culturali nella pineta durante la bella stagione. Quante cose si possono fare per abbellire e rendere più vivibile un territorio, a cui la natura ha dedicato la parte migliore della propria fantasia. Tuttavia, non dobbiamo perderci in pensieri tristi ma far capire, soprattutto a chi amministra, che così non può continuare.

Un caro abbraccio a tutti, ma attenti ai vetri rotti, e mai dimenticare che la speranza è l’ultima a morire, vostro Chiosco Sportivo.