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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

A Fiesole Belmond abbraccia l’arte di Sun Yuan e Peng Yu

DiSilvia Meacci

Set 25, 2023

foto di Silvia Meacci

Hotel da sogno, luoghi di hospitality di qualità, treni, safari unici, crociere fluviali: questo è Belmond. Un brand che rende onore al bello e all’arte e che si propone come location museale diffusa nel pianeta. Dopo la prima edizione di “Mitico” del 2022, Belmond, in collaborazione con la storica Galleria d’arte Continua di San Gimignano, ripete nel 2023 un progetto che porta la creatività oltre gli spazi espositivi consueti e contribuisce ad accrescere le occasioni di incontro tra opere e fruitori.

In sette proprietà nel mondo, altrettanti artisti internazionali, tra cui Nari Ward al Castello di Casole, Arcangelo Sassolino a La Residencia Belmond Hotel di Maiorca, Yoan Capote a Taormina, affrontano il tema dell’identità dell’uomo e la sua posizione nell’ambiente. Anche Villa San Michele, A Belmond Hotel, a Fiesole, incastonato sulla collina con una vista esclusiva sulla città di Firenze, ammalia i suoi ospiti con opere d’arte uniche. Nei saloni dell’hotel e sotto gli archi monastici sono state installate le opere degli artisti cinesi Sun Yuan e Peng Yu.

Impossibile rimanere indifferenti, la loro è un’arte che muove pulsioni, emoziona, incanta e induce alla riflessione. Iperrealiste sculture che rappresentano figure umane minuziosamente riprodotte e abbigliate, sulle cui spalle, tuttavia, grava il peso di pietroni immensi, messi al posto delle teste. L’eleganza e l’armonia delle forme convivono con un evidente elemento di rottura del consueto, della naturalità. Pietra vera ad ottundere la mente di persone che non si guardano l’un l’altra, oppresse dalla tecnologia, dai social media, dall’incomunicabilità. Le sculture spiazzano anche per l’alternanza di materiali in forte contrasto.

Marito e moglie nella vita, Sun Yuan e Peng Yu, sono un duo che collabora stabilmente dalla fine degli anni novanta, dopo essersi fatti strada nel complesso scenario culturale cinese, sfidando preconcetti sociali.  Artisti concettuali contemporanei, affermati e molto apprezzati che si esprimono con installazioni grandi e imponenti, spesso con elementi meccanici e tecnologici, materiali inusuali e diversi, grasso di origine umana, robotica e tassidermia. Gli artisti cinesi si sono detti onorati di avere le loro opere in un ex monastero, capolavoro d’arte rinascimentale, la cui facciata è attribuita a Michelangelo. Per Peng Yu esporre a Villa San Michele è abbattere le dimensioni spazio-tempo per connettersi divinamente con il maestro italiano in una sorta di entanglement quantistico. Porre l’arte tra le persone, calarla nella vita reale, è come ricalcare il modello ubiquo italiano di fruizione dell’arte. Non come in Cina dove l’arte è solo nei posti deputati a farlo.