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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Il marmo che ha scolpito Carrara: Beniamino Gemignani a Castelpoggio

DiLuigi Giovanelli

Lug 15, 2021

Di fronte al solito numeroso pubblico che segue tutti i suoi eventi pubblici, lo storico carrarese Beniamino Gemignani ha attinto ancora una volta alla sua prodigiosa memoria che conserva un capitale fondamentale della storia della città e ne ha fatto dono a tutti i presenti. È avvenuto ieri a Castelpoggio, dove si è tenuto l’evento curato dalla libreria La bottega di Aronte, dedicato alla ristampa del fortunato volume di Gemignani Carrara e la sua gente… (edito da SEA).

Il nascere è lo sviluppo di una città sono, forse, i due momenti più complessi e stimolanti fra quelli che marcano la storia umana. Una città, nascendo, riassume e fissa un grande insieme di ragioni le quali, fra l’altro, determinano la sua vita ed il suo carattere. Non tutte le città, però, hanno avuto la possibilità  di svilupparsi, sempre il funzione della loro causa originaria”. È stata la premessa fatta dallo storico che ha poi dato un’angolazione diversa dalla quale vedere l’origine e la storia di Carrara. “Carrara nacque in funzione di una ragione specifica, una ragione legata ad una realtà formatasi prima e fuori della storia umana, il marmo, che, per di più è il migliore esistente sulla terra. Era logico che una realtà così concreta e inesauribile fosse destinata a scolpire con segni e riferimenti indistruttibili  sia l’ambiente naturale, sia quello umano, in esso organizzato. In ogni tempo ed in ogni luogo, nominare Carrara significò e significa evocare l’idea del marmo, l’immagine delle cave e di quanto ad esso è legato”.

© Foto di Luigi Giovanelli