foto di Pietro Marchini

Anche quest’anno è terminata la manifestazione che, all’inizio di settembre e per quattro giorni, ha visto impegnata a Carrara molta gente venuta pure da lontano. Sto parlando di Con-vivere, dei suoi temi di carattere universale, dei molti dibattiti che hanno come fine la riflessione e l’ampliamento della conoscenza. Io questo lo posso testimoniare essendo la catena montuosa che ha preso il nome di Alpi Apuane e che, data la mia posizione, ho avuto il privilegio di assistervi fin dalla sua prima edizione nell’anno 2006, il cui tema era: Città, territorio, culture. A questi sono seguiti, anno dopo anno, altri argomenti che si possono così riassumere: La nuova città e la nuova democrazia, Convivere con l’oriente, America oggi, Europa quale futuro? Bianco rosso e verde, Mediterraneo, America latina, Africa, Terra, Frontiere, Reti, Lavoro, Formazione, Diritti, Cura, Tracce, Umanità. Con-Vivere è diventato adulto,  ha raggiunto il suo diciottesimo anno di attività e quindi penso sia giunto il momento di mettere il marmo al centro delle riflessioni per il prossimo anno, la sua cultura e la sua applicazione di carattere universale, l’intensità dell’escavazione e la poca ricaduta sulle città e i paesi che mi onoro di ospitare. Ma è anche ora di mettere in primo piano le conseguenze di una escavazione, per molti versi fuori controllo, che molti definiscono una fabbrica di alluvioni. Le mie vette, le brevi pianure, i borghi quasi abbandonati ma ricchi di storia e di opere d’arte, laghi artificiali, una vastissima vegetazione, insieme a flora e fauna, offrono a moltissimi appassionati il godimento di tanta ricchezza. Sento il bisogno di una profonda riflessione, prima che sia troppo tardi, per questo propongo per l’anno venturo: Con-Vivere con il marmo e le Alpi Apuane.