L’erba cipollina è una bulbosa perenne che si presenta come un denso ciuffo di foglie tubolari, strette e lunghe, carnose, dal profumo pungente di aglio e cipolla. L’etimologia della parola “allium” è molto antica: le piante dell’aglio erano ampiamente conosciute sia dai Romani che dai Greci. Sembra, tuttavia, che il termine derivi dalla lingua celtica e che significhi “bruciante”, in riferimento all’odore acre, forte e pungente della pianta quando viene stropicciata. L’ altra parte del nome botanico “schoenoprasum”, deriva, invece, dall’unione di due parole greche: “schoinos” (oppure skhoinos) che significa “canne intrecciate o corde fatte di giunco”, in riferimento alle foglie che somigliano a giunchi, e “prasòn” significa “porro”. Durante la stagione invernale, la parte aerea della pianta non è visibile, perchè completamente secca, tuttavia, sotto il terreno, rimane il bulbo che, con l’ arrivo della primavera, inizia di nuovo a germogliare dando vita ai classici fusti cavi di colore verde-brillante.
L’ erba cipollina ha un forte potere depurativo: aiuta a eliminare i liquidi in eccesso e con essi le tossine presenti nel nostro corpo. Un consumo eccessivo può avere anche effetti lassativi, ma è ottima contro stipsi e costipazioni. È, inoltre, amica dei reni: le doti depurative e, in alcuni casi, lassative, rendono l’erba cipollina un ingrediente fondamentale per garantire il normale funzionamento dei reni. In più è saziante: la presenza di fibre e sali minerali garantisce all’erba cipollina un alto potere saziante, ottima quindi anche nelle diete ipocaloriche e dimagranti. Le sue fibre sono in grado di aumentare la secrezione gastrica e stimolare il senso di fame, per questo stesso motivo, però, l’erba cipollina è poco indicata per chi soffre di forme di gastrite. Ancora: è antiossidante perché i flavonoidi e altri elementi come l’acido glicolico, sembrerebbero avere un effetto antiossidante, rendendo così l’erba cipollina capace di contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare . Possiamo anche dire che è “amica del cuore”, infatti grazie ai flavonoidi che questa contiene, è in grado di regolarizzare la pressione sanguinea , abbassa il colesterolo, è ottima per le gestanti per la presenza di vitamina B9 e acido folico (elementi importanti per lo sviluppo del feto).
L’erba cipollina viene raccolta in primavera e si usa quasi esclusivamente fresca. Deve essere tritata, o meglio, tagliuzzata con le forbici, ma solo all’ultimo momento perché non perda l’aroma. È ideale per insaporire insalate, minestre, piatti di carne e di pesce, è ottima anche per aromatizzare il burro e le salse. Si può usare in qualunque preparazione che richieda l’uso della cipolla cruda. Si può inoltre conservarla sia congelandola, sia seccandola.
Per congelarla: cuocete il mazzetto di erba cipollina a vapore per due minuti, quindi chiudetelo nella carta alluminio e infilate in una busta per il gelo nel congelatore. Quando vi occorrerà non servirà scongelarla. Per seccarla: dopo averla lavata e tamponata, legatela a mazzetto, mettetela su un panno pulito ad asciugate all’aria e fate seccare in un luogo buio. Una volta seccate, le foglie si possono tritare e conservare in un barattolo di vetro, chiuso. Viene impiegata per aromatizzare le pietanze. Dell’erba cipollina si possono utilizzare tutte le parti della pianta: foglie e bulbi.
Curiosità su quest’ erba: l’odore penetrante ha sempre ispirato pensieri esoterici, come ricorda la leggenda musulmana secondo cui, quando Satana lasciò l’Eden, dopo il peccato originale, nella sua impronta sinistra sarebbe spuntato l’aglio, in quella destra la cipolla. A quest’erba, inoltre, sono associate moltissime superstizioni: per esempio, si ritiene tenga lontani i vampiri, che stani le talpe dal terreno, che, masticandola, tenga lontani gli avversari nelle gare di corsa (questo forse è probabile per l’alito). I popoli germanici le attribuivano nell’antichità, proprietà magiche: credevano che sfregando la pianta si eliminasse qualsiasi malocchio o incantesimo operato dagli gnomi cattivi della Foresta Nera, mentre i popoli Celtici le attribuivano proprietà magiche e la usavano per togliere il malocchio o qualsiasi incantesimo negativo.