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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Firenze: omaggio  alle buchette del vino

DiSilvia Meacci

Ago 30, 2023

foto di Silvia Meacci

Risalgono circa alla seconda metà del cinquecento e da allora sono state appellate in tanti modi diversi: buchette, tabernacoli, nicchie, porticine, porte del Paradiso. In Toscana ce ne sono ad oggi circa 300 ancora visibili (100 altre sono documentate ma scomparse). A Firenze sono circa 180, ma il numero è destinato a crescere perché il censimento è sempre aperto ed è possibile che ne vengano ritrovate altre, murate, coperte o camuffate nel corso dei secoli. Avete capito di cosa si tratta? Sono quelle aperture sui muri degli antichi  palazzi fiorentini, attraverso le quali famiglie nobili produttrici di vino distribuivano il nettare degli dei a persone di ogni ceto. L’acquisto era anche molto conveniente, perché privo di mediazioni ed esente da tasse. Gli sportellini, che avevano una misura convenzionale, 23 x 36 cm, per far passare un fiasco, si aprivano su un vano a pianterreno collegato facilmente alla cantina. Pochissime buchette sono posizionate direttamente nel legno dei portoni, molte sono sul muro, sul bugnato. È parecchio divertente fare un tour di Firenze a caccia delle buchette. Alcune sono sovrastate da antiche targhe su cui sono incisi gli orari e i giorni dello smercio. Qualcuna si trova direttamente sotto le finestre “inginocchiate“, finestre del cinquecento il cui davanzale poggia su dei sostegni, tali da tenderli simili agli inginocchiatoi delle chiese e il cui muro è meno spesso rispetto alla parete del palazzo. Attualmente, le finestrine o sono murate, o mostrano lo sportellino in legno. Altre sono chiuse da un graticcio, tante sono nicchie che accolgono le pitture degli artisti di strada, e altre ancora trasformate in citofoni o cassette per le lettere.

Durante la devastante peste del 1630, le buchette furono utilizzate per evitare il contatto da venditore a consumatore, e, allo stesso modo, per la recente pandemia, alcune di queste porticine sono state rimesse in uso proprio per distribuire cibo o bevande in tutta sicurezza.  Questo trend ha avuto una grande eco e la fama della buchette si è propagata anche tra coloro che non le conoscevano.

Grazie a “Buchette del Vino Associazione culturale“(https://buchettedelvino.org/), dal 2 al 16 settembre, nella Sala Brunelleschi del Palagio di Parte Guelfa, si terrà una mostra-evento e, parallelamente, nelle vie della città, un “museo diffuso” con visite guidate, aperitivi musicali, ciclo tour e svariati eventi goderecci legati alla storia delle buchette.

“Questa mostra rappresenta un’occasione straordinaria per approfondire e riscoprire le buchette del vino, che hanno caratterizzato la vita dei fiorentini per secoli –  queste le parole della vicesindaca Alessia Bettini e assessora al Turismo – È importante far conoscere al meglio le nostre tradizioni sia a chi vive che a chi visita la nostra città per questo siamo entusiasti di sostenere questo progetto. L’esposizione ci fa entrare nel vivo dell’esperienza delle ‘buchette’ attraverso le più disparate testimonianze, facendoci immergere in una Firenze fatta di socialità e convivialità ma anche di buon vino, grandi intuizioni, palazzi bellissimi e scorci imperdibili. Un ‘viaggio’ da non perdere”.

I visitatori sono dunque invitati ad un vero e proprio percorso esperienziale, un tuffo nella storia di questa geniale ed unica distribuzione del vino. “E’ venuto il momento – ha dichiarato Matteo Faglia, presidente dell'”Associazione Buchette del vino – per un progetto integrato che offra ad un vasto pubblico un’esperienza diretta in cui poter vedere, toccare, vivere questo spaccato della nostra storia, sia in uno spazio espositivo specifico, sia nel “museo diffuso” sparso nelle vie della Firenze reale. Dal Cinquecento ad oggi – ha aggiunto Matteo Faglia – la presenza nelle facciate dei palazzi fiorentini dei caratteristici finestrini adibiti alla vendita del vino a fiaschi ha caratterizzato la quotidianità dei cittadini ma anche, un poco alla volta, degli abitanti del Granducato, decretando il successo di questa peculiare tipologia di vendita diretta. Nella mostra viene riproposta l’esperienza di questa tradizione nella ricostruzione di una cantinetta – la “stanza del vinaio” – dotata di buchetta del vino; vengono esposti reperti originali tra cui una cornice in pietra rimossa dalla facciata di un palazzo, un’antica porta con sportello per la vendita del vino, fiaschi di diverse epoche, oltre a video-proiezioni e schermi interattivi con le referenze delle oltre 300 buchette finora scoperte in Toscana e un altro centinaio di esemplari scomparsi”.

Durante l’inaugurazione della mostra, prevista per venerdì 1 settembre ore 17 , interverrà la vicesindaca Alessia Bettini.

 Si ringraziano il comune di Firenze, la regione toscana, il Marchese Antinori, la Fondazione CR Firenze, la Vetreria Etrusca, OMCF Officine Meccaniche, i locali fiorentini Babae e Grande Nuti e la partnership tecnica di Unicoop Firenze e della Fondazione Spadolini.

LE BUCHETTE DEL VINO IN MOSTRA:

Dal 2 al 16 settembre 2023

Piazza della Parte Guelfa 1, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 18.00

INGRESSO LIBERO