La cicerbita selvatica, o zizerb’da come la chiamiamo a Carrara, è un’erba spontanea annuale che si trova molto facilmente in terra apuana. Non predilige un particolare tipo di terreno, ma cresce in campi, viottoli e lungo i fossi. La sua rosetta di foglie basali è molto attaccata alla terra, mentre ai lati del fusto, si alternano foglie lisce ed opache dai tipici bordi increspati e dentati. Possiamo raccogliere due diverse varietà di “ zizerb’da “ : la cicerbita comune liscia, che ha una colorazione verde tenue e la cicerbita comune spinosa che ha, come dice il nome, delle foglie molto più appuntite e un colore che dal verde si sposta verso il rosso-violaceo. La cicerbita ha fiori di un colore giallo pallido che si aprono con il sole e si chiudono se piove e che fioriscono per tutta l’estate. Per essere sicuri che si tratti di una cicerbita basta rompere lo stelo, da cui uscirà un liquido lattiginoso. Pur non essendo considerata una pianta medicinale, la zizerb’da contiene sali minerali, vitamine e fibre che le donano capacità diuretiche e rinfrescanti. È molto utile per depurare l’organismo e proteggere il fegato. I vecchi contadini con questa erba facevano tisane che bevevano per calmare i bruciori di stomaco e le infiammazioni intestinali. La Cicerbita viene raccolta principalmente nel periodo invernale e ad inizio primavera, quando ha le foglie che dal verde virano verso il violetto, tagliandola col coltello alla base . Nonostante l’aspetto poco invitante, perché ispido se non proprio spinoso, è un’erba ottima da mangiare sia cruda che cotta. La consiglio in insalata, dopo essere stata tagliata finemente, mescolata agli altri erbi e condita con olio e aceto o succo di limone Sempre aggiunta ad altri erbi, una volta lessata, è buona anche ripassata in padella con aglio e olio.