Nuovo appuntamento con la letteratura inglese sabato 15 luglio alle 18,30 alla Dickens Fellowship in Piazza Alberica a Carrara. Sara la professoressa Elisabetta Marino a parlare di Mary Shelley nel suo particolare rapporto con l’Italia nella conferenza dal titolo: Mary Shelley e l’Italia: Confessioni di un’italofila. Contro l’opinione di molti suoi contemporanei, il marito P.B. Shelley, che non volevano attribuire agli italiani una capacità concreta di autodeterminazione e maturità, Mary Shelley mostrò un’empatia sempre maggiore verso un popolo lungamente oppresso, rivelandosi una viaggiatrice attenta ed entusiasta, incline alla comprensione dell’Altro e al dialogo interculturale. La conferenza si propone di investigare la singolare italofilia dell’autrice di Frankenstein, partendo dal suo vissuto personale (l’esperienza reiterata nella penisola) per giungere scrittura di testi critici, racconti e romanzi.
“Siamo molto onorati di ospitare la professoressa Marino a Carrara – ha detto Marzia Dati, Presidente della Dickens – un’anglista e americanista d’eccezione che ho avuto modo di conoscere personalmente a Roma lo scorso settembre 2022 in occasione del convegno organizzato dall’Università Tor Vergata dedicato al bicentenario della morte di P.B. Shelley cui ho partecipato con un mio saggio sulla ricezione del poeta inglese in Russia e negli Stati Uniti”
Elisabetta Marino è docente associata di Letteratura inglese presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, dove dirige il Centro di ricerca “Asia and the West” e il Centro linguistico di Ateneo. È autrice di quattro monografie: un volume sulla figura di Tamerlano nella letteratura inglese e americana (2000); un’introduzione alla letteratura bangladese britannica (2005); uno studio sul complesso rapporto tra Mary Shelley e l’Italia (2011) e un’analisi dei drammi a carattere mitologico elaborati da autori e autrici del Romanticismo inglese (2016). Ha tradotto per la prima volta in italiano e raccolto in volume alcune poesie di Maria Mazziotti Gillan (2006). Nel 2022 ha tradotto il romanzo Parkewater della scrittrice vittoriana Ellen Wood, rimasto inedito in Italia. Tra il 2001 e il 2023 ha (co-)curato tredici raccolte di saggi. Tra i suoi campi di ricerca spicca il Romanticismo inglese (con particolare riferimento alla figura di Mary Shelley), la letteratura di viaggio, la letteratura italiana d’America e la letteratura della diaspora indiana.