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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

La casa di pasta

DiDiari Toscani

Lug 2, 2023

di Emiliano Begali

seconda parte

Il grande cuoco aggiunse, poi, che quel sentimento di rinnovamento era  stato seguito da un  evento traumatico che descrisse così: “ I ristoranti avevano molto successo e il guadagno era assicurato, ma erano cose che non mi bastavano più. Per questo decisi di chiudere.  Una sera, poco dopo la chiusura dei ristoranti, mentre tornavo a casa mia, venni avvicinato da una persona che voleva costringermi  a spiegare le ragioni del mio gesto.  Io non gliele detti e quando entrai in casa. Costui mi  assalì, dandomi un colpo alla testa. All’inizio pensai che fosse una rapina e invece, dopo il colpo in testa, mi sentii risucchiato dentro una specie di voragine, che scoprii essere un grosso imbuto  e che era costruita con gli ingredienti delle mie ricette. L’imbuto mi gettò in un universo parallelo che era un mondo davvero straordinario: le case, le strade, le auto erano  fatte di cose da mangiare. Appena mi ripresi, dopo essere stato catapultato in questo strano mondo, vidi un ometto molto piccolo e gli domandai dove fossi capitato.  “Nella tua scelta” mi rispose lui e mi fece segno di seguirlo. L’ometto mi portò in giro per tutta la piccola città e alla fine si presentò: “Mi chiamo Piero Ragù – disse – e sono il direttore di una piccola pasta fresca costruita con delle enormi lasagne. A me piace tantissimo fare la pasta per gli abitanti di questa città, perché ogni giorno, ognuno di loro, mi racconta in quale modo la cucinerà”. Poi, Piero Ragù mi chiese perché avevo deciso di abbandonare la cucina, ma anche a lui io raccontai che erano subentrati altri interessi. “E va bene – disse il signor Ragù –  dato che sei qui  e, a quanto pare,  ci rimarrai  per un po’, ti propongo di aiutarmi, visto che nel tuo mondo eri un cuoco molto importante. La mia adorata pasta fresca ha bisogno di essere rinnovata. Ci vuole un’idea che la renda super speciale!”. Io gli spiegai che era ormai non pensavo più al mondo della cucina  e che non sarei riuscito a trovare l’idea giusta per la sua pasta. Il signor Ragù, allora, mi promise che, se lo avessi aiutato, le cose sarebbero cambiate,  ma in che modo me lo  avrebbe detto solo alla fine. Non avevo altra scelta che accettare la sua offerta e provare ad aiutarlo con la sua pasta. All’inizio ebbi qualche incertezza, ma, poi, pian piano, cominciai a rinnovare la pasta fresca del signor Ragù.

Illustrazione in evidenza di Edoardo di Casale liceo artistico Artemisia Gentileschi docente professoressa Anna Zavaglia

Illustrazione di Deborah Bertolini liceo artistico Artemisia Gentileschi di Carrara docente professoressa Anna Zavaglia

illustrazione di Luca Ferrandi liceo artistico Artemisia Gentileschi di Carrara docente professoressa Anna Zavaglia