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Diari Toscani

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Donna anima e corpo: diciottesima edizione della rassegna al Biscottificio Dogliani

DiVinicia Tesconi

Lug 1, 2023

Diventa maggiorenne la fortunatissima rassegna  “Donna anima e corpo” organizzata dall’associazione culturale L’angelo e le stelle. nell’ambito del progetto Cultura in fabbrica portato avanti da Margherita Dogliani all’interno della sua azienda, il Biscottificio Piemonte. Diciotto anni, dunque, per un evento diventato ormai un appuntamento fisso dell’estate carrarese: atteso, apprezzato e sempre molto partecipato. Come ogni anno, la rassegna è dedicata ad un tema specifico – per l’edizione 2023 è Confini – e porterà grandi figure per trattarlo e per sollecitare la riflessione. A presentare l’edizione della “maturità” di Donna anima e corpo, c’erano, sabato 1 luglio, nella sala eventi del Biscottificio Piemonte Margherita Dogliani, Daniela Bennati, presidente dell’associazione L’angelo e le stelle, Marta Matteini, responsabile dell’ufficio stampa della rassegna e Emanuela Mazzi, direttrice del festival Con-Vivere.

“È stato un anno particolarmente difficile per una lunga serie di motivi personali – ha detto Margherita Dogliani – tanto che avevo quasi pensato di sospendere per una anno la rassegna, ma l’entusiasmo e il supporto operativo delle mie collaboratrici, Daniela Bennati e Marta Matteini, alla fine mi ha convinto a non fermarmi. A incidere sulla decisione di proseguire  con la diciottesima edizione di Donna anima e corpo, è stata anche la scoperta del tema di Con-Vivere di quest’anno: Umanità, che, neanche a farlo apposta collima perfettamente con quello che noi avevamo scelto relativo ai Confini. Inoltre il direttore scientifico di Con-Vivere 2023 è Laura Boella, filosofa e docente di filosofia che più volte è stata nostra ospite nelle passate edizioni della rassegna e visto che da tre anni, ormai, prosegue la nostra collaborazione con Con-Vivere, mi è sembrato impossibile rinunciare, anche solo per un anno, alla nostra manifestazione”. Margherita Dogliani ha anche raccontato dell’inserimento della rassegna Donna anima e corpo all’interno del Festival delle donne organizzato dalla Regione Toscana: “Siamo state contattate da Cristina Manetti, capo gabinetto della Regione Toscana che ci ha convocato per  chiederci di avviare una collaborazione con noi. La Regione ha particolarmente apprezzato il valore e il percorso della nostra rassegna per cui ci ha chiesto di dedicare una serata al Festival delle donne e ci ha invitate all’evento relativo al tema del lavoro che si terrà a novembre”. Il tema Confini, come ha chiarito Margherita Dogliani, è arrivato in seguito ai fatti nazionali e internazionali degli ultimi tempi: “Di fronte alla crisi politica, sociale, economica che stiamo attraversando a livello mondiale, mi pare che la parola che resti in mente sia solo “violenza” – ha aggiunto la Dogliani – il nostro obiettivo è stato andare nella direzione opposta cercando, come abbiamo sempre fatto,  di costruire un pensiero indipendente che nutra una visione di mondo basata su valori spirituali, morali, religiosi, umani. Un pensiero che sostenga e partorisca dei valori perché ce n’è molto bisogno”.

Daniela Bennati ha sottolineato le difficoltà organizzative e, soprattutto burocratiche, che ci sono dietro alla rassegna ed ha ricordato: “Siamo madri di un figlio diventato maggiorenne e come tutti i diciottenni comincia ad acquisire autonomia e a stringere nuove amicizie. In questo caso gli amici sono Con- Vivere e la Regione Toscana. Quando abbiamo iniziato, dicevamo, scherzando, di voler portare la rassegna in tutto il mondo: queste collaborazioni dicono che siamo sulla strada giusta”.

A spiegare più nel dettaglio il tema e la scelta degli ospiti è stata Marta Matteini, da sempre anche  moderatrice di tutti gli incontri in programma: “Il termine “confini” fa pensare alla geografia, ma il nostro obiettivo è andare oltre e analizzare come sono articolati i confini culturali, sociali, di classe, di genere e in che modo delimitano e separano. Il primo ospite, venerdì 14 luglio sarà Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista, docente all’Università La Sapienza di Roma, che ha fatto una lunga ricerca nell’ambito del sogno e che parlerà del sogno come ultimo spazio di libertà personale, partendo dagli antichi riti divinatori per arrivare fino a Freud e alle neuroscienze e quindi al pensiero che va al di là dei confini razionali. Il secondo ospite, venerdì 21 luglio, sarà Marco Aime, antropologo e docente all’Università di Genova, autore di un saggio dal titolo Confini, che parlerà dei confini che delimitano le culture, ben più degli stati nazionali e dei conflitti culturali che sono sempre conflitti tra individui e non tra blocchi sociali. La terza serata sarà quella legata a Con-Vivere, venerdì 26 luglio e avrà come ospite Farian Sabahi, giornalista e orientalista di origine italo-iraniana che con la sua ricerca storica si pone a cavallo del confine tra due mondi molto distanti: l’oriente e l’occidente. Il suo intervento prenderà in considerazione i fatti recenti avvenuti in Iran, dopo l’uccisione di Masha  Amini, morta per aver portato un ciuffo di capelli fuori dal velo, e la repressione feroce messa in atto dal regime islamico nello sconcerto della comunità internazionale. Farian Sabahi parlerà anche della situazione attuale dell’Iran e leggerà brani del suo libro “Noi donne di Teheran”dedicato alle figure di donne celebri iraniane, sconosciute all’estero, libro che sta avendo un grande successo internazionale”.

Emanuela Mazzi ha sottolineato la soddisfazione per il prosieguo  della collaborazione tra Con-Vivere e Donna anima e corpo: “Per noi è un’occasione di arricchimento e la conferma della capacità dei temi di dialogare tra loro. La scelta della serata in cui si parlerà delle donne iraniane è stata quasi naturale perché all’interno del programma di Con-Vivere che sarà reso pubblico tra qualche giorno, ci sarà un aggancio all’argomento per cui l’appuntamento della rassegna Donna anima e corpo diventa una vera e propria anteprima di un evento di Con-Vivere”.

Accanto agli ospiti della rassegna ci saranno anche figure del mondo del teatro e della musica: da Benedetta Mignani, giovane e talentuosa violinista e concertista originaria di Massa e diplomata  all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, a Lara Bertelloni diplomata in canto Jazz al conservatorio di la Spezia che si esibirà insieme al complesso  5et, all’attrice e insegnante di teatro Stefania Luisi che leggerà i brani del libro di Farian Sabahi.