La seconda edizione di Chianti Natural Festival sta per aprire i battenti e Diari Toscani ha incontrato la presidente Deborah Montagnani.
I festival sono eventi festivi centrati su di un tema: quale sarà quello di questa seconda edizione che si inaugurerà il 23 giugno a Radda in Chianti?
Lo stesso dello scorso anno, il nostro obiettivo è quello di promuovere la sostenibilità e il rispetto della natura. Diciamo, quindi, che l’onda sarà la stessa: organizziamo questa manifestazione per sensibilizzare chi vive nelle nostre zone e anche chi ha la fortuna di venirci a visitare. La sostenibilità è un tema che oggi è molto di moda. Spesso, però, è presentato in modo catastrofico e, a volte, anche, forse, pesante. Noi vorremmo, attraverso una festa, stare insieme, mangiare, degustare, conoscere piccoli produttori, artigiani e agricoltori e promuovere una nuova sensibilità, un nuovo rispetto per l’ambiente in modo un po’ più leggero, che non vuol dire superficiale: vuol dire meno angosciante, una presa di coscienza non per deprimerci, ma per alzare la testa e cercare di fare qualcosa per cambiare.
Com’è nata l’idea di questo Festival e qual è il suo spirito?
L’idea è nata dalla sensibilità comune di noi quattro soci del Chianti Natural Festival, e che desidero citare: Augusto Bianciardi, Alexandra Sas, Lorenzo Minucci e me. Ognuno di noi ha per cultura, provenienza e anche per mestiere una sensibilità in questa direzione, e da qui è nato il desiderio e la decisione di concretizzare tutto, in qualcosa di fruibile anche per altre persone: non per catechizzare, bensì per la nostra voglia di stare insieme, di fare festa, specialmente dopo gli anni che abbiamo trascorso recentemente.
Biodiversità ed ecosostenibilità: cosa ne pensa?
La biodiversità è ciò che più caratterizza la nostra nazione: l’Italia è uno dei paesi in cui ci sono più specie viventi, sia dal punto di vista della fauna che della flora. Siamo veramente un paese denso di biodiversità, cioè di specie diverse che vivono in simbiosi. Chiaramente questo è messo a repentaglio dal cambiamento climatico e da tutto quello che l’uomo fa e che ha fatto nel corso dei decenni, quindi il messaggio di ecosostenibilità vuol dire: cerchiamo di fare qualcosa affinché il nostro vivere all’interno di questa biodiversità sia sostenibile, ovvero, non dobbiamo vivere annullando gli altri, ma vivere in armonia con gli altri.
Sabato 24 e domenica 25 saranno giornate intense, ricche di incontri, durante le quali interverranno personalità di grande spessore e interesse, si potranno degustare cibo e vini e, all’interno del villaggio, i visitatori potranno intrattenersi con varie performance. Insomma un programma ben nutrito. Dove si possono trovare maggiori informazioni?
Sul nostro sito www.chiantinaturalfestival.com e anche sui nostri social, abbiamo una pagina Instagram e una pagina Facebook, lì è possibile trovare nel dettaglio tutte le notizie e anche il programma.
Una frase che incuriosisca e inviti, chi ci legge, a trascorrere il prossimo fine settimana al Chianti Natural Festival…
Il nostro Festival ha un sottotitolo: “Il Festival del buon vivere”, aggiungendo qualcosa a questa frase potrei dire: per trascorrere tre giorni in armonia, in primis tra di noi come esseri umani e poi in armonia con la natura che ci circonda, che di per sé ti riappacifica l’anima; basta affacciarci dalle mura di Radda per trovare questo senso di quiete che ognuno di noi dovrebbe coltivare un po’ di più dentro di sé.
Quale slogan conierebbe per questo Festival?
Lo scorso anno, l’aspetto, direi fondamentale, che è balzato agli occhi di chi è venuto a trovarci è stato lo spirito con cui abbiamo vissuto quelle giornate: un’armonia che abbracciava sia gli ospiti, sia gli espositori, sia coloro che lavoravano all’interno della manifestazione, perciò io direi: “Il Chianti Natural Festival è vivere in armonia con se stessi e con gli altri”.