Il progetto partecipativo ‘Riconciliarsi. Artisti, comunità, istituzioni’, a cura di Maria Rosa Sossai, prosegue dal 26 al 28 maggio con tre giorni di eventi e opening, tra mostre, installazioni artistiche, conversazioni e laboratori, grazie ai quali la comunità diventa museo. La manifestazione è promossa dal comune di Carrara e prodotta dal mudaC | museo delle arti Carrara in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Carrara, l’Istituto Valorizzazione Castelli e l’associazione di promozione sociale Oltre/Carrara Studi Aperti.
Venerdì 26 maggio, alle ore 12, al mudaC in via Canal del Rio si terrà l’inaugurazione di Oggetti della memoria, a cura di Xenia Guscina e Luca Locati Luciani, visitabile fino al 25 giugno. Una mostra che, sulla scorta dell’importante esperienza del Museum of Broken Relationships di Zagabria, vincitore nel 2010 dell’EMYA Kenneth Hudson Award come progetto museale più innovativo e audace in Europa, narra la storia di una comunità, quella carrarese, attraverso un continuo gioco di rimandi tra il piano personale e quello collettivo. Alla comunità è stato chiesto di prestare al museo oggetti e documenti storici: cimeli, amuleti e manufatti che rimandano a un ricordo, a un’emozione, a un legame indissolubile. Oggetti con una valenza simbolica e affettiva primaria, legata al passato e alle proprie radici, ma anche pretesti per narrare storie con una valenza collettiva. A seguire, sempre al mudaC, è prevista l’inaugurazione dell’installazione Giardino fragile dell’artista e docente Fabio Sciortino con gli studenti dell’Accademia di Belle arti di Carrara e la presentazione della video documentazione del laboratorio Con le ali ai piedi, a cura dell’APS Matrioska e dello studio creativo Brezza. Alle 16 nell’Atrio del comune di Carrara, in programma l’inaugurazione dei set da tè realizzati durante il laboratorio Gustiamoci un tè a cura di Mariella Menichini e Elena Raffaelli, del libero gruppo TERRE RARE, in collaborazione con la onlus AIAS di Marina di Massa e delle sculture create durante il laboratorio di arteterapia L’arte che risveglia, a cura dell’artista Ana Maria Nistor e dell’assistente sociale Luca Graziano.
Dalle 19,30 alle 22, presso Tekè Gallery, presentazione e mostra del primo numero della fanzine La pecora nera, realizzata dal laboratorio di serigrafia La luce rossa e dal Centro di documentazione Aldo Mieli di Carrara, con l’artista Giorgia Redoano.
Sabato 27 maggio alle 11 alla Casa di Riposo Regina Elena, la restituzione del laboratorio L’arte che risveglia, a cura dell’artista Ana Maria Nistor e dell’assistente sociale Luca Graziano. Dalle 14 alle 18, in Piazza Alberica a Carrara sarà allestito il laboratorio di mosaico Rose per Carrara Project della mosaicista Suzanne Spahi e del docente mosaicista Enzo Tinarelli, con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti.
Domenica 28 maggio, alle 11, nella project room del mudaC, l’inaugurazione di Cellula emozionale, installazione a opera del Laboratorio di cartapesta della Casa circondariale di Massa, a cura di Giusi Ricco, con la collaborazione del Laboratorio RiciclAsseblArte. Infine, alle 18, il Palco della musica in Piazza Gramsci, ospiterà la conversazione L’Orfeo è FUORI. Movimenti LGBT+ in Toscana negli anni Settanta e Ottanta: le esperienze del FUORI e del Collettivo Orfeo, organizzato dal direttore del Centro di documentazione Aldo Mieli di Carrara, Luca Locati Luciani, con la partecipazione del duo curatoriale Francesco Urbano Ragazzi e Andrea Pini.