da Veffa Ghirlanda a sua madre Gigliola
A Gigliola, mia madre, piaceva spalmarsi panetti di burro sul pane, cospargerli di zucchero e affondare i denti in quella bomba di grassi
Le piaceva impastare e le sue mani avevano sempre un po’ di farina secca appiccicata, le piaceva fare lunghi pediluvi, aveva piedi grossi e dita adunche e una pelle bianchissima e morbida come il burro che trangugiava.
Il suo motto era :“ A tavola non si invecchia “
Le piaceva il calcio ma non disdegnava nessun tipo di sport, naturalmente sprofondata nella sua poltrona preferita.
Amava i gatti.
Gigliola non sopportava chi non apprezzava il cibo, i medicinali, i bigotti “ magnaostie” e chi sporcava in terra…
Occhi verdi, robusta, si vestiva con ampie gonne color pastello e camicette floreali adorava la regina Elisabetta.
Mi ha insegnato a gioire delle piccole cose, mi ha fatto sentire bella e amata,
e a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno…
Un altro suo motto: “Non disperare, nasce il vitello cresce l’erba”.
Gigliola Tartarelli Ghirlanda era una signora di Marina di Carrara, molto amata e conosciuta da tutti. Tifosa sfegatata della Fiorentina e della Portuale e madre di Veffa, “la maestra Veffa“, insegnante tra le più stimate e apprezzate della storia della scuola carrarese, oltre che straordinaria autrice di racconti, alcuni dei quali pubblicati su Diari Toscani.
Da Diari Toscani, con le parole di Veffa Ghirlanda: Auguri a tutte le mamme!