L’acetosa, nome scientifico Rumex acetosa, in dialetto carrarino Pan e vin, è considerata spesso un’erbaccia invasiva, mentre, al contrario è una pianta dalle molteplici proprietà, molto comune, facile da trovare e raccogliere. L’acetosa è una pianta erbacea perenne, rustica a radice grossa, e può raggiungere fino a un metro di altezza. Ama un clima fresco e umido, per cui la si trova lungo i fossi, nei pascoli o in prati fertili, falciati di fresco o concimati e su terreni prevalentemente argillosi. Ha fusto rotondo, leggermente scanalato, con una inflorescenza a pannocchia di color rosso ruggine. La Rumex acetosa deve il suo nome alle sue foglie , Rumex significa lancia e Acetosa si riferisce al sapore che ricorda l’ aceto. Le sue foglie infatti sono a forma di lancia: quelle alla base hanno un lungo gambo, mentre quelle del fusto ne sono prive, hanno un colore verde intenso e sono ricche di acqua e leggermente acidule. La Rumex Acetosa è ricca di vitamina C, ferro e di altre sostanze che le donano un gusto piacevolmente agro, tanto che le piante di “ Pan e Vin “ erano considerate un rimedio contro la sete. I contadini impegnati nel lavoro dei campi erano soliti lenire l’ arsura, raccogliendo le cime di Pan e vin e masticandole per gustarne il succo, come si fa con le susine acerbe. Nelle insalate, le foglie di acetosa possono sostituire il limone o l’aceto. In passato era utilizzata anche per la preparazione di prodotti smacchianti e disincrostanti: si faceva il ‘sale di acetosa’. La Rumex Acetosa cresce di frequente negli orti, ma in genere viene estirpata come erbaccia invasiva sebbene sia una pianta commestibile simile allo spinacio o alla bietola. Le sue foglie vanno raccolte in inverno o all’ inizio della primavera, prima della fioritura, quando sono ancora tenere e con uno stelo carnoso.
Nella medicina popolare la Rumex Acetosa veniva impiegata per le cure primaverili depurative del sangue e per malattie cutanee. Gode fama di depurativo, grazie alle proprietà stomachiche, blandamente lassative e diuretiche. Le foglie erano indicate, in passato, anche nel trattamento dell’anemia in quanto si riteneva potessero fissare il ferro. I cataplasmi delle foglie fresche sono un ottimo rimedio per le irritazioni della pelle e le punture di insetti. La radice scavata dal terreno in autunno e posta in infusione o decotta, svolge azione lassativa e diuretica .
L’ acetosa è rinfrescante, antinfiammatoria e febbrifuga. Masticata a fine pasto profuma l’alito e allevia le infiammazioni del cavo orale. Ha anche alcune virtù cosmetiche: applicata sulla pelle aiuta, a rimuovere i punti neri e a restringere i pori dilatati; in associazione con la malva decongestiona, seda le dermatiti e infiammazioni da punture. D’estate si usa assieme alla menta come rinfrescante per bagni o pediluvi.
Le foglie dal caratteristico sapore agro si prestano a svariati usi in cucina. Oltre a far parte della rosa degli “erbi”, l’acetosa può essere mangiata cruda, in insalata, è ottima anche saltata in padella insieme a verdure verdi come spinaci o erbette. Volendo, si possono cucinare anche i giovani steli oppure possono essere mangiati crudi nelle insalate come sostitutivi dell’aceto o del limone.